Cronaca / Bergamo Città
Martedì 12 Marzo 2019
Vaccini,classi vietate ai bimbi non in regola
Come è andata nella vostra scuola?
Scatta da martedì 11 marzo la norma che vieta ai piccoli non immunizzati di entrare in classe. Raccontateci come è andata nella vostra scuola.
Dovrebbero essere «pochi» i bambini delle materne che rischiano di rimanere fuori dalle classi perché non in regola con le vaccinazioni. I presidi ne stimano alcune centinaia in tutta Italia. Il termine dell’autocertificazione è scivolato un giorno in avanti, scaduto con lunedì 11 marzo.
Scatta quindi da martedì 11 la norma che vieta ai piccoli non immunizzati di entrare in classe. In attesa dell’approvazione della legge M5S-Lega sul meccanismo dell’obbligo flessibile (da introdurre solo in caso di emergenza sanitaria), si fanno i conti con gli sforzi realizzati fino ad ora per far fronte all’epidemia di morbillo che ha colpito l’Europa e che non mostra segno di volersi fermare.
Raccontaci nei commenti come è andata nella vostra scuola.
Il ministro della Salute Giulia Grillo ha confermato che la nuova legge non sarà «un atto di urgenza, come quello di Lorenzin, ma una normativa-quadro basata sui dati epidemiologici del Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Usare l’obbligo è un fatto politico, non scientifico». Discorso diverso vale oggi per il morbillo: «C’è un’epidemia in atto. E quindi sul morbillo - precisa - bisogna tenere misure obbligatorie». Quanto alla richiesta di Salvini di far slittare il termine di ieri, il ministro Grillo osserva: «Non capisco il perché di quelle parole. Di certo ora non c’era l’urgenza di fare un decreto per togliere l’obbligo». Continuano intanto ad aumentare i casi di morbillo in Europa, con l’Italia sempre nelle prime posizioni della classifica.
Nel mese di gennaio 19 Paesi hanno registrato 881 persone contagiate, mentre 10 (tra cui la Germania) non ne hanno segnalato nessuno. Rispetto ai mesi di novembre e dicembre 2018, rileva l’ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo delle malattie, Romania (261), Italia (165), Polonia (133) e Francia (124) sono i Paesi che hanno registrato il maggior numero. In particolare l’aumento più consistente si è avuto in Italia dove i casi sono più che raddoppiati, visto che a dicembre erano stati 76 e a novembre 58. La notizia positiva è che invece sono in aumento nei primi 6 mesi del 2018 le coperture vaccinali dei bambini in Italia rispetto ai dati al 31 dicembre 2017; in diversi casi è stata raggiunta e superata la soglia minima raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità pari al 95%.
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