Cittadella, scelta la pietra
(Ma non sarà quella dei test)

La scelta è caduta su una pietra arenaria di Sarnico «anticata», con doppio trattamento, poco dissimile da quella attuale.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul «test» in corso in vista del restauro della pavimentazione in piazza della Cittadella - con le lastre giudicate da più fronti (cittadini e consiglieri comunali d’opposizione) un pugno in un occhio, perché troppo «nuove» -, mercoledì l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla e l’architetto della Sovrintendenza Giuseppe Napoleone hanno fatto un sopralluogo sul posto.

I lavori - che interesseranno sia il porticato che il cosiddetto «camminamento diagonale» - dureranno almeno cinque mesi. Dalla Sovrintendenza sono quindi arrivate alcune indicazioni. «Abbiamo richiesto che l’operazione sia di tipo chirurgico, intervenendo per punti e dove la situazione davvero lo richieda, riducendo così la percentuale delle pietre da sostituire».

L’altra questione aperta (quella che appunto ha fatto più discutere) è, per citare l’assessore, «evitare arlecchinate», trovare cioé una pavimentazione adatta. La scelta è caduta su una pietra arenaria di Sarnico “anticata”, con doppio trattamento, poco dissimile da quella attuale». Insomma altra cosa dalle lastre (sempre arenaria di Sarnico ma non trattata) usate per il «test», sulle quali del resto sia la Sovrintendenza sia l’assessorato non nascondono le loro perplessità.

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