«Città pericolosa di sera». «No, falso»
Scontro tra i candidati sulla sicurezza

Il duro intervento di Stucchi al Tgr scatena la reazione di Gori, Macario e Anesa. Il centrodestra chiede Daspo e zone rosse, il sindaco replica con le assunzioni di nuovi agenti.

La miccia collegata al tema sicurezza era pronta ad accendersi da un po’. Nessuno però si aspettava che la scintilla brillasse nel salotto forse più istituzionale della campagna elettorale, quello del Tgr Lombardia su Raitre. Dove di solito non succede nulla, se non un soporifero riassunto dei programmi elettorali, e dove ieri invece i quattro candidati hanno dato vita a un vivace botta e risposta su immigrazione e sicurezza.

È un’affermazione di Stucchi a scatenare le reazioni degli altri candidati: «In centro a Bergamo, dopo le 20, è difficile camminare senza avere preoccupazione per la propria incolumità». Immediata (e seccata) la risposta del sindaco Gori: «La descrizione di Bergamo come una città in cui è pericoloso uscire la sera è totalmente di fantasia. Il numero degli agenti della Polizia locale è cresciuto da quando il governo ha sbloccato la possibilità di assumere. E noi l’abbiamo fatto, integrando l’organico con 21 nuovi agenti. Abbiamo investito molto sulla coesione della comunità cittadina.

Anche Nicholas Anesa, candidato del Movimento 5 Stelle, risponde a Stucchi: «Non reputo di abitare nel Bronx. La politica del terrore far venire la paura è controproducente. Sull’immigrazione vorremmo trovare un serio percorso verso il lavoro per riuscire a dare una dignità e una vita migliore a queste persone». Ancora più duro nella replica Francesco Macario di Bergamo in Comune: «Se una parte politica ha governato per 28 anni e poi ci viene a dire che non si è fatto nulla per la sicurezza dovrà risponderne.

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