Cronaca / Bergamo Città
Domenica 18 Settembre 2016
Cinghiale causa incidente mortale
L’allarme di Coldiretti: «Ora basta»
«L’anno scorso un agricoltore ucciso da un cinghiale nel Bresciano. Sabato un altro agricoltore morto in un incidente d’auto nell’Oltrepò Pavese causato da un cinghiale. Basta».
«Non c’è più tempo da perdere. Bisogna intervenire e organizzare dei piani radicali di contenimento di questi animali, altrimenti la situazione può solo peggiorare»: così Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia dopo lo schianto, causato da un cinghiale in mezzo alla strada nel comune di Cal di Nizza, in Oltrepò Pavese, nel quale ha perso la vita un agricoltore di 33 anni di Romagnese.
Nel giro di dieci anni in Italia - stima la Coldiretti - i cinghiali sono raddoppiati, superando il livello record di un milione di esemplari, mettendo a rischio non solo le produzioni made in Italy e l’assetto idrogeologico del territorio. Nel 2015 in Italia - denuncia la Coldiretti - ci sono stati 18 morti e 145 feriti per incidenti stradali causati dagli animali. In Lombardia ogni anno in media si verificano oltre 200 incidenti stradali causati da animali selvatici: il 25% dei danni è colpa dei cinghiali, mentre il 60% è il risultato di scontri con caprioli cervi e daini nelle zone di montagna, c’è poi un 3% di schianti con nutrie e quasi un 5% con le volpi. Dal 2004 a oggi - spiega Coldiretti Lombardia - la stima dei danni stradali causati dagli animali ha raggiunto i 4 milioni di euro, con percentuali di incidenza a due cifre nelle province di Pavia (19,8%), Varese (19,9%), Sondrio (17,5%), Bergamo (13,8%) e Como (11,2%).
Dal 2004 a luglio 2016 - stima la Coldiretti Lombardia - il bilancio dei danni causati dalla fauna selvatica a livello regionale ha sfiorato i 17 milioni di euro. «Ma si pone anche e soprattutto un problema di sicurezza - conclude Prandini -, questi animali si stanno spingendo sempre più fuori dai boschi verso i campi coltivati e le cascine della Pianura Padana, come è successo negli ultimi giorni nella Bassa Cremonese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA