Contagi, nuova riduzione in Bergamasca. 50 Comuni sono Covid-free

I dati sono quelli dal 24 al 30 marzo, Ats segnala un decremento complessivo di nuovi casi pari a -100 contro i -213 della settimana precedente, corrispondente ad un decremento pari a -5%, rispetto a -9% della settimana precedente.

«La dimensione statistica dei nuovi casi identificati su base comunale (ed il relativo tasso di incidenza per 1.000 abitanti) mostra, per la settimana che va dal 24 al 30 marzo 2021, un decremento complessivo di nuovi casi pari a -100 contro i -213 della settimana precedente, corrispondente ad un decremento pari a -5%, rispetto a -9% della settimana precedente». È questa l’analisi di Ats dei dati dei casi positivi nella Bergamasca.

«La media giornaliera di nuovi casi scende a 278, dal valore di 293 nella settimana precedente. Ciò appare corroborare ulteriormente i segnali osservati da due settimane, mostranti un rallentamento della curva epidemica. Il valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, scende dai 197 casi di due settimane fa e dai 178 della scorsa settimana ai 170 per 100.000 abitanti del periodo in osservazione». Le aree critiche sono rappresentate tuttora dagli ambiti confinanti con la provincia di Brescia e con quella di Cremona.

Il numero di Comuni con zero casi incidenti sale a 50. «In sintesi, la situazione complessiva della terza ondata in provincia di Bergamo pare tendere, superata la fase di plateau, ad un decremento, per ora in fase iniziale, che necessita di un consolidamento più stabile».

I segnali di attenuazione dell’ondata epidemica sul territorio appaiono lentamente consolidarsi e iniziano ad emergere anche segnali di attenuazione dell’impatto sulle strutture ospedaliere, ancora impegnate in modo rilevante per quanto riguarda i ricoveri ordinari e le terapie intensive: «Tale impegno è al momento determinato, in misura rilevante, dai ricoveri a favore di cittadini non bergamaschi ma, poiché il rischio di possibili risalite della curva epidemica, non ancora chiaramente consolidata nella sua fase discendente, incombe tuttora nel nostro territorio, è indispensabile ribadire nuovamente l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sulla necessità di rispettare -e far rispettare- rigorosamente tutte le norme previste in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale (mascherina chirurgica - evitando se possibile quelle di stoffa non certificate -, lavaggio delle mani, etc.), in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti pubblici ed alla quota di attività didattiche in presenza, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio».

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