Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 03 Novembre 2016
Carico-scarico in Città Alta - sondaggio
Il Comune vuole limare i tempi, che dici?
Un mese di tempo, poi l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni potrà capire come limitare ulteriormente l’accesso dei mezzi dedicati al trasporto merci dentro la ztl più «stretta» di Bergamo Alta, con lo sguardo allargato ai borghi storici di città bassa.
Ora i camion (fino a 3,5 tonnellate a pieno carico) possono accedere nella zona a traffico limitato (per capirci l’area che comprende anche Piazza Vecchia e la Corsarola) dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 16.
Una limitazione che non sempre è stata rispettata, perché gli occhi elettronici lasciavano scoperti punti strategici da cui i mezzi potevano comunque accedere, per esempio da via San Pancrazio o Gombito. Ma la pacchia è finita: «Era già nelle nostre intenzioni un’ulteriore limitazione, ora che le telecamere hanno chiuso tutti i varchi, siamo pronti a monitorare in modo puntale l’impatto del trasporto merci, completando il ragionamento sul carico scarico – spiega l’assessore Zenoni –. Entro la fine dell’anno faremo tutte le verifiche necessarie e all’inizio dell’anno prossimo potremo iniziare le consultazioni e mettere in atto gli interventi. Il tema del carico scarico non riguarderà solo Città Alta, ma anche i borghi di Città bassa».
In questo senso Bergamo Alta potrebbe essere il banco di prova per una gestione del trasporto merci meno impattante dal punto di vista dell’inquinamento e della vivibilità dei borghi. Proprio la scorsa settimana l’assessore Zenoni ha incontrato la Comunità delle botteghe di Bergamo Alta che gli ha sottoposto le linee guida di un progetto ambizioso. Un’iniziativa che potrebbe essere incoraggiata ad un’ulteriore limitazione dei mezzi. Questo infatti, sarà l’unico aspetto che vedrà il Comune coinvolto dalla rivoluzione che i commercianti vogliono portare dentro le Mura: «Sono progetti auspicabili e sono convinto che è solo dal mercato privato che possono arrivare le soluzioni – commenta ancora Zenoni –. Mi sembra che ci sia del fermento in Città Alta, il tema dell’hub è interessante a patto che venga sviluppato tra privati. Un hub pubblico infatti potrebbe non sostenere un rapporto costi-benefici. Come Comune stiamo cercando di capire fino a dove si può arrivare con la limitazione del trasporto merci, perché per alcuni servizi, penso a quelli postali, ci sono delle deroghe. La volontà di favorire queste iniziative spontanee c’è, inoltre i tempi sono maturi».
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