«Bravi ragazzi», lavoratori o studenti
Ecco chi sono i dieci ultrà arrestati

Sono giovani o addirittura giovanissimi, gli ultrà arrestati: tutti lavorano, chi fa l’operaio, chi l’impiegato, c’è persino un laureando che si divide tra le fatiche dei libri e quelle del cartellino da timbrare.

La carta d’identità è quella dei «bravi ragazzi», non quella dei teppisti da strada. Ora però sono accusati di aver trasformato un pomeriggio di sport in un sabato di guerriglia urbana e devono rispondere a vario titolo di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lancio di oggetti, danneggiamento, persino attentato alla sicurezza dei trasporti.

Nel carcere di via Gleno si trovano rinchiusi Davide Boffetti, 26 anni, di Almenno San Salvatore, Mattia Carrara, suo coetaneo, di Ranica, Frederic Gotze, 23, tedesco tifoso dell’Eintracht di Francoforte (tifoseria gemellata con la Curva Nord dell’Atalanta), Gianluca Piro, 18 anni compiuti da poco, residente a Trescore Balneario, calciatore dilettante (milita in serie D con la Grumellese), Lorenzo Taschini, 26 anni, di Petosino, già sottoposto a Daspo nella scorsa stagione perché sorpreso ad accendere una torcia, così come Adamo Cortinovis, 28 anni, di Serina.

L’elenco prosegue con Giacomo Dossi, 24 anni, di Villongo, Emanuele Moretti, 35, di Nembro (che figurò tra gli imputati per l’assalto alla Bèrghem Fest del 2010 ma uscì assolto dal processo per non aver commesso il fatto), Giulio Bocchi, 22 anni, di Crema e Francesco Piraino, 25, di Lodi, studente-lavoratore prossimo alla laurea. Fra gli arrestati nessun esponente di spicco della tifoseria organizzata.

Nel verbale d’arresto a carico dei tifosi la questura ricostruisce l’autentico pomeriggio di follia ultrà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA