Boom del falso, anche made in Bergamo
Su «L’Eco» i dettagli del «lusso tarocco»

È la nuova frontiera del «tarocco Made in Bergamo», un fenomeno che ha registrato un’impennata, almeno stando ai sequestri effettuati dalla Guardia di finanza.

Magliette con nomi e simboli delle squadre di calcio, portachiavi e adesivi con i loghi delle case automobilistiche, borse e profumi delle più note griffe internazionali. Venduti per la strada o, sempre più di frequente anche sui social, a prezzi decisamente inferiori al mercato. È la nuova frontiera del «tarocco Made in Bergamo», un fenomeno che ha registrato un’impennata, almeno stando ai sequestri effettuati dalla Guardia di finanza: nell’ultimo anno sono stati scoperti e sequestrati dai finanzieri di tutta la provincia ben 54.891 prodotti contraffatti di vario genere. Più del doppio dell’anno precedente. Ventisei le persone denunciate per contraffazione.

Un fenomeno che non va sottovalutato, a detta delle stesse fiamme gialle, e che si sta sviluppando in maniera capillare anche grazie alla diffusione dei social. La Finanza ha infatti scoperto che molti prodotti contraffatti vengono venduti, tra privati, proprio sui principali social network, in particolare su Facebook.

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