Cronaca / Bergamo Città
Martedì 23 Agosto 2016
«Bloccata una bambina allo stadio
Solo perché aveva una trombetta»
Fa discutere lo sfogo di un tifoso atalantino che sulla pagina Facebook «Sostieni la curva» ha raccontato un episodio avvenuto domenica sera poco prima di Atalanta-Lazio.
Secondo la testimonianza del sostenitore nerazzurro gli steward avrebbero bloccato una bambina che aveva in mano una trombetta. Non è la prima volta che gli spettatori lamentano l’inflessibilità degli addetti alla sicurezza dell’impianto. «Sono inc..tremendamente inc… Non per il risultato e nemmeno per come è maturato. Ero nervoso ed inc…già prima che prendesse il via la partita perché assistere a certe scene non mi lascia indifferente. Stasera prima della partita ho assistito ad una scena che mai mi sarei immaginato di vedere... Ad una bambina dell’apparente età di 5-6 anni è stato vietato di entrare in curva tenendo tra le mani la trombetta neroazzurra con la quale si era fieramente presentata all’ingresso.
Le rimostranze dei genitori e di alcuni di noi ragazzi presenti per la distribuzione del materiale coreografico non hanno scalfito la coscienza degli inflessibili steward che ritenendo il giocattolo pericoloso al grido di “noi siamo l’autorità che può decidete cosa entra e cosa no” hanno interdetto l’accesso alla trombetta che probabilmente nelle loro menti avrebbe potuto scatenare l’ inferno sugli spalti...
La faccia delusa della bambina che ovviamente non capiva il motivo di tale divieto mi ha provocato una rabbia che ancora non ho digerito...Esistono delle regole...opinabili o meno.. ed esiste il buonsenso che dovrebbe essere alla base di ogni decisione...Perquisitemi, riperquisitemi...fatemi togliere scarpe, cintura, cappello e mutande se questo serve a farvi sentire dei super eroi...ma la vostra prepotenza su una bambina mi fa veramente schifo e non la accetterò mai....
Ho letto il regolamento di accesso allo stadio come mi avete intimato e non ho trovato un solo paragrafo che se interpretato con buon senso possa giustificare la vostra assurda decisione. Perché quella bambina si ricorderà di questa negazione e magari su quei gradoni non ci vorrà più tornare e noi saremo costretti a sentire per l’ennesima volta la storiella che le famiglia abbandonano gli stadi per colpa degli ultras...
Vergogna...io vi auguro di avere almeno quel briciolo di sensibilità che vi possa far vergognare. E spero che per quella bambina e la sua famiglia la voglia di Atalanta sia più forte della vostra prepotenza».
Il Valo
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