«Bimbi al cinema tra capricci e spot crudi
Nessun divieto, ma dov’è il buonsenso?»

Una lettrice ci scrive per raccontare la sua esperienza durante una proiezione pomeridiana in un cinema multisala della provincia, dove in sala c’era un bimbo di pochi mesi. Dite la vostra nei commenti.

«Eravamo due mamme – scrive la lettrice – con figli adolescenti ed abbiamo speso 38 euro circa. La sala registrava una ventina di persone e tra queste una coppia con un bambino di 7/8 mesi. Questo piccolino è stato un angioletto per molto tempo ma dopo un’oretta, ovviamente, ha dato segni di insofferenza. All’inizio la situazione era accettabile ma dopo un po’ il pianto è aumentato, il bambino si agitava sempre più e quindi diversi sono stati gli spettatori a farsi sentire con la famigliola. Apriti cielo...il padre si è rivolto rispondendo “ridatemi i soldi che esco”…».

«Poco prima della fine della proiezione i signori hanno raggiunto l’uscita (e avreste dovuto vedere in che condizioni hanno lasciato le poltrone ) ma il malcontento è rimasto tra alcuni spettatori che hanno deciso di rivolgersi ad un incaricato della direzione. E qui la sorpresa tra le sorprese… non ci siamo trovati di fronte ad un responsabile che si è scusato per l’accaduto ma, al contrario, sosteneva che non ci sono regole o leggi che vietano l’ingresso agli infanti e che quindi non avrebbe potuto comunque intervenire. Ci siamo tutti chiesti se al di là delle regole non debba esserci il buonsenso… parliamo, inoltre, di un film che non era propriamente una fiaba ma una pellicola con sparatorie continue, bombe e assalti di ogni genere che lo rendevano pertanto inadeguato sotto ogni aspetto ad un pubblico così piccolo».

«A tale proposito – conclude – e senza voler essere bacchettoni, vorrei sottolineare che anche i promo che vengono proiettati per promuovere gli spettacoli imminenti, dovrebbero tenere conto della fascia oraria. Non si sono visti altro che cadaveri, autopsie, nudi; ma questo capita da sempre. Da tempo non andavo in questa sala infastidita anche da tutti coloro che ti sgranocchiano cibo nelle orecchie a tutte le ore e dopo questo episodio ne sono ancora più convinta. Viva il piccolo cinema del centro».

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