Terremoto, pompieri orobici ad Amatrice
Bergamo scende in campo - foto/video

Bergamo si sta mobilitando a pieno regime per dare tutto il supporto necessario alle zone colpite dal terribile terremoto.

Già i vigili del fuoco si sono attivati e alle 7 è partita la prima colonna mobile dal Comando provinciale con destinazione Rieti. In totale, per il primo invio, sono partiti 22 uomini dei vigili del fuoco con una decina di automezzi che stanno operando proprio ad Amatrice, uno dei paesi più colpiti dal sisma. Si tratta di Gos, mini ruspe che vengono utilizzate proprio per rimuovere le macerie e i detriti dopo un crollo, e di Usar, che sta per Urban Search & Rescue, squadre dei vigili del fuoco specializzate nel soccorso persone dopo i crolli, dotati di sofisticati sistemi di ricerca e di individuazione, proprio con l’obiettivo di recuperare i superstiti intrappolati negli strati profondi delle macerie causate dal crollo di edifici. A coordinare le operazioni dei vigili del fuoco Domenico Remonti.

Altre 5 unità sono già pronte per eventuale secondo invio. Da tutta Italia sono partiti i soccorsi: dall’Abruzzo in primis, e poi da tutte le regioni, con vigili del fuoco, protezione civile, soccorso alpino e volontari da tutta la Nazione.

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«Siamo vicini al dolore dei parenti delle vittime e solidali con i territori e le amministrazioni locali del centro Italia gravemente colpite dal sisma di questa notte che ha provocato danni e perdite umane ancora in corso di quantificazione - dichiara il vicepresidente della Provincia in funzione Francesco Cornolti -. Appena appresa la notizia, la Provincia di Bergamo si è immediatamente allertata ed è in continuo contatto con la Sala operativa regionale per la gestione delle emergenze, il Coordinamento provinciale di protezione civile e la Prefettura di Bergamo per l’eventuale intervento di emergenza attraverso i propri gruppi di Protezione civile. Attendiamo quindi, qualora giungesse la richiesta ufficiale da parte dei soggetti competenti, il via libera per l’attivazione dei volontari e l’invio di mezzi e del personale di soccorso, in base alle necessità che saranno comunicate» .

«I centri colpiti dal terremoto sono pesantemente devastati». Queste le parole dei soccorritori del soccorso alpino che per primi sono intervenuti questa mattina ad Accumuli e Amatrice, i due paesi del Lazio maggiormente colpiti dal violento terremoto. Sul posto stanno operando al momento 65 uomini specializzati del soccorso alpino, speleologi, cinofili e 10 medici, smistati tra Amatrice e Accumuli. Altri uomini sono in arrivo in elicottero da Friuli e Veneto. Altri due elicotteri sono stati messi a disposizione invece dalla Polizia di Stato. «Al momento - spiegano dal soccorso alpino - abbiamo una criticità dovuta alla mancanza di tavole spinali che stiamo cercando di recuperare negli ospedali».

Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha confermato che è in partenza per i luoghi colpito dal terremoto e, a margine del secondo incontro stampa dalla sede della Protezione Civile, ha rivolto un appello ai cittadini: «Ai cittadini dico di fidarsi delle istituzioni. Abbiamo un sistema che ha reagito prontamente, le difficoltà sono evidenti ma ora dobbiamo dare una risposta, una vicinanza e certezza alle persone colpite dal sisma». E ha continuato: «Per chi perde la propria abitazione, al di là di chi perde la vita, è una violenza forte. Quindi le istituzioni devono essere presenti e per ora ci siamo».

Anche l’Ana Bergamo è in azione: allertata la Protezione Civile, si stanno organizzando le prime partenze per dare assistenza e supporto alle popolazioni colpite. Già partite quattro unità cinofile, con cani addestrati nella ricerca di superstiti nelle tragedie come questa. Allertato il centro di Comunicazione mobile, nel gruppo regionale di intervento e soccorso partito per il centro Italia ci sono anche 4 volontari bergamaschi.

La Centrale di Coordinamento nazionale della Protezione Civile ha chiesto ad Areu l’invio delle unità cinofile di ricerca persone. È partito l’elicottero di Milano con a bordo due unità e l’equipe sanitaria. In stand by i moduli sanitari grandi emergenze: Areu opera con il coordinamento della Protezione Civile di Regione Lombardia.

Il comitato provinciale di Anpas al quale risponde la Croce Blu di Gromo è stato allertato. Battista Santus, il presidente della Croce Blu di Gromo, responsabile nazionale della gestione dei mezzi e materiali di Anpas, ha dato l’ok per l’invio di un primo modulo per la gestione di un campo da 250 posti (struttura in partenza dal magazzino centrale a Montofoli di Firenze). L’avviso di pre-allerta ricevuto dalla Croce Blu ha messo in moto l’associazione che sta contando gli uomini pronti a partire non appena saranno richiesti. Anche la Protezione Civile di Clusone sta organizzando le risorse umane disponibili nelle prossime quattro settimane. Per ogni settimana l’obiettivo è di mettere a disposizione una squadra di cinque persone più una unità cinofila.

Dal Centro Nazionale Sangue è arrivata la richiesta di disponibilità di sangue. Le prima 40 unità sono già state messe a disposizione da Areu. Sulla base della ricognizione compiuta questa mattina, si confermano i 66 posti letto di rianimazione e chirurgia presso gli ospedali lombardi, e la disponibilità di 20 sale operatorie. L’elicottero di Milano che ha trasportato in loco le unità cinofile resta a disposizione per eventuali trasporti. Sul posto resta anche l’equipe sanitaria dell’elisoccorso.

«Dalla Lombardia sono giunte o stanno arrivando nei territori terremotati già 161 unità di soccorso: 45 cinofili, 106 vigili del fuoco e 10 sanitari»: questi i numeri forniti da Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia in merito alla macchina dei soccorsi lombarda impegnata sui territori terremotati del Centro Italia.

«In mattinata sono partiti con elicottero sanitario di Areu due unità cinofile e un tecnico di soccorso alpino, già in azione in loco dal primo pomeriggio ad Amatrice. Sono partite nel primo pomeriggio tre unità cinofile dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri e, su richiesta del Dipartimento di Protezione civile, anche una trentina di unità cinofile appartenenti a diverse associazioni bresciane. Un’altra decina partirà questa sera» ha aggiunto Bordonali.

«Alle ore 20 è partita dall’aeroporto di Bresso (Milano) la componente sanitaria della «Squadra Usar», composta da personale sanitario e da Vigili del Fuoco, che hanno svolto nei mesi scorsi un percorso formativo comune e sono preparati ad affrontare le emergenze, in particolare la ricerca di persone sepolte. L’atterraggio dell’elicottero a Rieti sarà possibile grazie alla nuova tecnologia in uso (Nvg) che consente ai piloti la visione in orari notturni. La squadra sanitaria, trasportata dall’elicottero di Areu di Como e composta da 2 medici e 2 infermieri, si ricongiungerà con la componente dei Vigili del Fuoco, già sul posto e sarà operativa già da questa notte. In serata partirà, con mezzi su gomma, anche un’altra squadra di Areu, che pure si aggregherà al gruppo Usar». Così ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

Su L’Eco di Bergamo del 25 agosto approfondimenti e storie relative al terribile terremoto in centro Italia

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