Bergamo, la proposta di Gori in Giunta
«Cittadinanza onoraria per il Gasp»

Il sindaco: «I traguardi raggiunti con l’Atalanta vanno oltre la dimensione sportiva e tratteggiano un modello, quello della squadra di provincia capace di misurarsi con le grandi d’Europa, che vale a mio avviso anche per la nostra città».

Gian Piero Gasperini cittadino onorario di Bergamo: è la proposta che il sindaco Giorgio Gori ha portato – attraverso un’informativa – nella prima Giunta del nuovo mandato, un’iniziativa che adesso seguirà uno specifico iter fino al Consiglio comunale, ma che prende sempre più forma.

Nel regolamento del Comune di Bergamo, la cittadinanza onoraria viene attribuita «a chi si sia particolarmente distinto nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, in iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico o per rilevanti atti di liberalità, con la propria opera in favore della pacifica convivenza e della fratellanza, nonché per particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione». Gasperini quindi rientrerebbe a pieno titolo nei casi determinati dal regolamento, forte dei tre straordinari campionati disputati dalla sua Atalanta, stagioni nelle quali la Dea ha sempre centrato la qualificazione in Europa o nei turni preliminari, ha chiuso per due volte tra le prime quattro della classifica e ha conquistato la finale di Coppa Italia.

Nel documento presentato dal sindaco in Giunta, la proposta di cittadinanza onoraria a Gasperini viene motivata anche «vista la sua professionalità, la sensibilità tattica e all’organizzazione di gioco che gli vengono riconosciuti da colleghi e giornalisti» e per «la qualificazione all’Uefa Champions League, un traguardo di grande valore sportivo che aggiunge lustro e visibilità all’intera città proiettata per la prima volta in una dimensione internazionale di grande prestigio».

«Sono felice – ha commentato Gori – che la Giunta abbia accolto con entusiasmo la mia proposta. I traguardi raggiunti da Gian Piero Gasperini con l’Atalanta vanno oltre la dimensione sportiva e tratteggiano un modello – quello della squadra di provincia capace di misurarsi con le grandi d’Europa – che vale a mio avviso anche per la nostra città. Ho poi apprezzato molto la sua decisione di restare a Bergamo. Credo davvero che qui si sia trovato bene, in tutti i sensi. E con la cittadinanza onoraria desideriamo suggellare questo legame, anche affettivo, che si è creato tra Bergamo e Gasperini».

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