Bergamo, la periferia tiene viva la città: qui si nasce di più - Su «L’Eco» l’inchiesta e i dati sui quartieri

Viaggio a puntate de «L’Eco di Bergamo» nei 23 quartieri della città. Il 15 novembre si parte con l’approfondimento dedicato alla Celadina.

Ogni quartiere è un piccolo cosmo: come tanti piccoli paesi, in fondo, se rapportati alle dimensioni medie di un Comune bergamasco. Così, dai 9.821 abitanti del quartiere di Sant’Alessandro – uno dei tre spicchi in cui è ripartito il centro cittadino, secondo la mappa dei quartieri elaborata da Palazzo Frizzoni – ai 1.878 residenti di Grumello, l’uno il più grande e l’altro il più piccolo dei rioni, scorre un mosaico di dati. Gli «open data» del Comune di Bergamo consentono di tracciare la fotografia al 31 dicembre 2020, al termine dell’anno più buio funestato dal Covid, e di comparare il presente col passato . Emerge, per esempio, che a fine 2020 la città è decisamente «rosa»: dei 120.960 residenti, 63.632 (il 52,6%) sono donne; Loreto è il quartiere più «rosa» (54,9%), Celadina quello con più uomini (52,2%).

Bergamo non sfugge dal trend dell’invecchiamento. A fine 1987 gli over 80 erano il 3,4% della popolazione, a fine 2020 sono diventati l’8,8% dei residenti; in valori assoluti sono passati da 4.025 a 10.686, +170%. Loreto, col 12,6% di abitanti ultraottantenni, è il quartiere più «anziano», mentre Celadina quello più giovane col 43,9% di residenti al di sotto dei 40 anni . Non è un caso, evidentemente, che proprio Celadina sia il perimetro in cui le famiglie sono più «larghe»: l’ampiezza media del nucleo familiare lì è di 2,4 componenti (il valore medio della città è poco sotto il 2,1), mentre il centro – dove, altra possibile correlazione, i redditi pro capite secondo il ministero dell’Economia sono i più alti della città e quasi doppiano il triangolo Celadina-Boccaleone-Borgo Palazzo – è caratterizzato dal prevalere di persone sole. In Sant’Alessandro il 54,9% dei nuclei familiari è «unipersonale», 2.842 nuclei su 5.175 sono appunto composti da una sola persona .

Più ci si allontana dal centro, più si allarga la famiglia. Valtesse-San Colombano spicca per la più alta presenza di nuclei composti da tre persone, il 17,3% del totale . Campagnola è prima per i nuclei formati da quattro persone (il 13,9% del totale), il Villaggio degli Sposi svetta per i nuclei di cinque persone (il 4,1% del totale), Grumello è la «casa» delle famiglie numerose (il 2,5% dei nuclei è composto da sei o più persone).

I dati demografici sono un po’ come una catena a reazione. Celadina, appunto il rione più «giovane», nel 2020 è stato anche l’angolo della città col maggior numero di nascite in rapporto al numero dei residenti, perché qui si sono contati 48 «fiocchi» su un totale di 5.210 residenti, equivalenti a 9,2 nati ogni mille abitanti. E proprio le zone periferiche sembrano tenere viva la città. Dopo Celadina seguono infatti Grumello (8 nati ogni mille abitanti) e il Villaggio degli Sposi (7,8 nati ogni mille abitanti), così come Carnovali; in coda, viceversa, c’è Santa Lucia (3,4 nati ogni mille residenti), che è invece tra le aree dall’età media più alta.

Sono 20.118 gli stranieri che abitano in città, il 16,6% dei residenti; Malpensata, col 30,8% (1.408 residenti su 4.571) è il quartiere più multiculturale , i Colli sono l’area meno popolata da stranieri (5,7%). Nel 1987 gli stranieri in città erano 628, lo 0,5% della popolazione: allora, Città Alta era l’area con la più alta concentrazione (1,5%), mentre in coda c’erano Grumello e Valtesse-San Colombano (0,1%). Ma quali sono, per i nuovi residenti, i quartieri oggi più attrattivi? Numeri alla mano, Borgo Palazzo/Alle Valli nel 2020 ha aumentato di 204 unità i propri residenti: è il saldo più alto, frutto di 602 persone che lì si sono trasferite contro le 398 che se ne sono andate. Proprio secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, nel 2020 Borgo Palazzo è stata l’area col maggior numero di transazioni immobiliari (149) e dove i prezzi sono più cresciuti.

Sarà un’inchiesta multimediale quella de L’Eco sui quartieri cittadini. Oltre all’uscita del lunedì sul quotidiano sono previsti infatti approfondimenti sia sul sito www.ecodibergamo.it che su Bergamo tv . Focus che nel primo caso offriranno la possibilità di approfondire soprattutto i dati riguardanti ogni singolo quartiere a partire da una mappa che li sintetizza anche dal punto di vista della visualizzazione. Testimonianze e interviste - che non mancheranno però nemmeno sul web - saranno invece al centro dello spazio dedicato da Bergamo tv nel suo notiziario. Per quanto riguarda le uscite - in tutto 23 puntate -, dopo questa prima presentazione generale, si continuerà lunedì prossimo (15 novembre) con Celadina, per poi passare a Loreto e via via a tutti gli altri quartieri della città.

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