Bergamo, erba alta nelle aiuole?
Si corre ai ripari con il metodo svizzero

L’assessore Ciagà annuncia un cambio nella gestione del verde urbano dopo le negligenze della società che aveva vinto l’appalto. «Limite di 5 centimetri».

Sul taglio dell’erba Palazzo Frizzoni applica il metodo «svizzero». Non più un numero di tagli concordati con la ditta appaltatrice, ma un’altezza dell’erba stabilita da rispettare, pari a 5 centimetri. «Il 2017 è un anno di transizione – spiega l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà –, ma da tempo stiamo lavorando per fissare questo nuovo criterio che conto di introdurre già a gennaio. Gli uffici stanno studiando la stesura del bando, che probabilmente sarà pronto a settembre. Non è possibile fissare un numero di tagli da rispettare. Al momento sono sette, ma con i cambiamenti atmosferici di questi ultimi anni il sistema è da ripensare. La ditta dovrà quindi intervenire ogni qualvolta l’erba superi lo standard fissato. L’incidente di queste settimane conferma che la strada intrapresa è corretta».

Il riferimento di Leyla Ciagà è al mancato rispetto degli accordi di una delle due ditte subappaltatrici che hanno in carico il taglio dell’erba (la vincitrice dell’appalto è la Elle.Bi di Roma). Che non hanno cioè ottemperato a quanto previsto dal bando, trasformando le aiuole e i parchi di alcuni quartieri in piccole giungle. Un fatto documentato anche dai consiglieri di minoranza e in particolare dalla Lega Nord che ha presentato un’interrogazione sul tema.

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