Azzano, Matteo non ce l’ha fatta
Sì alla donazione degli organi

Il ragazzo, 18 anni, è spirato oggi, lunedì 5 agosto, all’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo. La discoteca «Setai» annulla un evento organizzato per mercoledì 7 agosto: «Vogliamo dimostrare la nostra vicinanza alle famiglie e agli amici di Matteo e Luca».

Non ce l’ha fatta nemmeno Matteo Ferrari, ha lottato fino all’ultimo per sopravvivere ma non ce l’ha fatta: è morto oggi, lunedì 5 agosto, all’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo per le gravissime ferite riportate nell’investimento di domenica mattina ad Azzano San Paolo, dove è stato travolto da una Mini Cooper mentre con l’amico Luca Carissimi viaggiava in sella a una Vespa 125.

Matteo aveva solo 18 anni, era fresco di maturità. Abitava in via Serassi, a poche decine di metri dall’abitazione dell’amico Luca Carissimi, in Borgo Palazzo. Alle prime luci dell’alba di domenica mattina lo stesso tragico destino ha stroncato le loro giovanissime vite (Luca aveva 21 anni): dopo una serata in discoteca, al «Setai» di Orio al Serio, sono stati travolti e uccisi dalla Mini Cooper guidata da M.S., 33 anni, di Curno. Investimento volontario, secondo la Procura, che gli contesta l’accusa di omicidio volontario. Prima una lite scoppiata nel locale e poi continuata anche nel parcheggio per degli apprezzamenti, e forse anche una mano fuori posto, alla fidanzata di M.S., poi l’inseguimento in strada: i due ragazzi in Vespa, M. S. e la fidanzata in auto, con lui al volante. Li ha travolti, probabilmente tagliandogli la strada, e li ha uccisi.

Oggi la discoteca «Setai» ha fatto sapere di aver annullato l’evento previsto per mercoledì 7 agosto «per rispetto del tragico incidente avvenuto a due nostri giovanissimi clienti sabato notte. Vogliamo dimostrare la nostra vicinanza alle famiglie e agli amici di Luca e Matteo».

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