Cronaca / Bergamo Città
Sabato 11 Aprile 2020
Bergamo, quattordici infermieri di rinforzo
Gori: migliorare l’assistenza sul territorio
È atterrato nel primo pomeriggio di sabato 11 aprile all’aeroporto di Orio al Serio un volo dell’Aeronautica Militare Italiana con a bordo un contingente nazionale di 88 infermieri.
Il contingente, reclutato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, è stato accompagnato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Gli infermieri e il ministro Boccia sono stati accolti dal vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, e dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Presenti anche il prefetto di Bergamo, Enrico Ricci e i deputati bergamaschi Elena Carnevali e Maurizio Martina.
Il contingente complessivo di 88 infermieri, più 6 accompagnatori, sarà così ripartito: 43 infermieri destinati a presidi sanitari della Lombardia e 45 ripartiti in Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, e Provincia di Trento. Dei 43 destinati alla Lombardia, 14 rinforzeranno la nostra città e per la precisione 6 sono stati assegnati all’Ats Bergamo e 8 all’ospedale da campo alla fiera.
Il ministro Boccia ha garantito che continuerà la collaborazione con la Lombardia e con Bergamo, la regione e la città più colpite dall’emergenza Covid-19, sottolineando che dall’Europa sono in arrivo 36 miliardi di euro per la Sanità italiana, 5 riservati alla Lombardia, mentre il sindaco Gori ha ringraziato ma invocato ulteriori rinforzi, anche perché Bergamo dovrebbe avere 20 Unità speciali di continuità assistenziali (Usca), ovvero una ogni 50 mila abitanti, mentre ora non ne ha nemmeno la metà. Parliamo di medici che possono fare assistenza a domicilio.
«Abbiamo bisogno di infermieri e personale sanitario - ha sottolineato il sindaco Gori -perché l’ospedale da campo, che conta già un buon numero di medici, possa incrementare la propria attività dando respiro al sistema ospedaliero della nostra città. Quello di oggi era infatti l’arrivo che stavamo aspettando, per attivare diversi posti letto che erano pronti, ma avevano bisogno di personale per assistere nuovi pazienti. In questo momento il nostro territorio ha una grande necessità di medici e infermieri: dopo settimane di emergenza negli ospedali, adesso vanno rinforzate la medicina e l’assistenza sul territorio».
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