Atb, nel 2025 tutti mezzi elettrici o a metano
Biglietti elettronici, tram verso la seconda linea

Le principali novità di Atb, in ottica green e verso una maggiore digitalizzazione. I progetti di sviluppo entro il 2025.

È di 41,2 i milioni di euro il valore economico distribuito al territorio. Lo segnala Atb nella presentazione del primo Bilancio di sostenibilità con un indice di accessibilità prossimo al livello medio europeo. Da segnalare un parco mezzi diesel-free entro il 2025, la digitalizzazione dei servizi e la valorizzazione del capitale umano con l’attivazione di una seconda linea tramviaria.

IL BILANCIO
Nel bilancio 2019 è stato calcolato il valore economico generato dal Gruppo Atb con un «risultato pari a 52,8 milioni di euro, di cui il 78% (41,2 milioni) è stato distribuito agli stakeholders (primi fra tutti fornitori e risorse umane) attraverso lo svolgimento delle proprie attività» spiegano da Atb.

«Una buona performance economica, fondamentale per ottenere le risorse necessarie agli investimenti del Gruppo quali l’ammodernamento continuo della flotta mezzi, l’innovazione tecnologica e gli investimenti nelle infrastrutture» spiegano dall’azienda. «Anche la responsabilità nel servizio restituisce l’impegno che il Gruppo ha con il territorio per una mobilità integrata, accessibile e sicura che l’utente valuta (in una scala fino a 10) con un giudizio complessivo di 7,8 per il tram e 7,3 per il servizio di autobus e funicolari».

Se i cittadini ricercano nel trasporto pubblico la stessa connettività, efficienza e condivisione che trovano in altri ambiti della vita, la sfida per le aziende del settore è andare oltre il tradizionale servizio di trasporto. «È su questa esigenza che Atb basa il concetto di mobilità integrata, un sistema unitario di servizi che assicura una copertura capillare del territorio e offre ai cittadini molteplici soluzioni per i loro spostamenti quotidiani: 220 km la lunghezza della rete di trasporto gestita; 12,5 km di linea tramviaria; 7 linee di autobus connesse con il tram e 39 fermate della linea C full electric condivise con altre linee; 4 linee di autobus con fermate in prossimità della stazione ferroviaria e autolinee; 20 parcheggi d’interscambio; 4.106 posti auto-parcheggi di interscambio in prossimità delle linee di trasporto pubblico; 465 posti auto - parcheggi alle Autolinee ed Ex Gasometro; 7 linee di autobus con fermate in prossimità di ciclostazioni del bike sharing; 23 ciclostazioni della BiGi e 7 piste ciclopedonali lungo la linea tramviaria T1» elenca Atb la struttura della linea.

Secondo studi nazionali (Rapporto Città MEZ 2020 – «Mobilità a Zero Emissioni» redatto da Legambiente e Motus), Bergamo aveva raggiunto nel periodo pre-Covid un’indice di accessibilità – ovvero una percentuale di spostamenti effettuati con servizi di trasporto collettivo (bus, tram, funicolari) e di spostamenti ciclopedonali o con mezzi «in sharing» - pari al 36%. L’obiettivo del Gruppo Atb è portare questo valore al 40%, livello medio europeo per le città di medie dimensioni.

NUOVE TECNOLOGIE
Nel frattempo sono in corso progetti di innovazione tecnologica e digitalizzazione come il nuovo sistema Avm (Automatic Vehicle Monitoring) per consentire il monitoraggio dei mezzi e l’informazione in tempo reale, il conteggio automatico dei passeggeri ed il nuovo sistema di bigliettazione elettronica. «Obiettivo del gruppo è arrivare nel medio periodo all’intera dematerializzazione del documento di viaggio» spiega Atb, con il raggiungimento di titoli di viaggio elettronici su smart card. Si avrà quindi la possibilità viaggiare con tesserina smart card che avrà caricati i biglietti o l’abbonamento, ma anche comprare su smartphone il titolo di viaggio in modalità contactless o attraverso una App.

ENTRO IL 2025
Al centro dei progetti gli investimenti in mobilità elettrica e sostenibile: «Negli ultimi anni Atb ha puntato sull’alimentazione “green” acquistando nuovi mezzi ecologici a basse emissioni inquinanti – 9 anni è l’età media del parco mezzi autobus –, contribuendo così al costante aggiornamento della flotta (166 mezzi) composta per circa la metà (49%), da mezzi a basso impatto ambientale, con alimentazione elettrica o a metano (52 mezzi a metano, 85 a gasolio, 29 elettrici di cui 12 autobus full electric, 14 tram e 3 funicolari)». Da qui al via con un nuovo piano di rinnovo dei mezzi che porterà entro il 2025 ad una flotta di autobus diesel-free, convertendo l’intera flotta in mezzi elettrici o a metano, insieme all’avvio della linea tramviaria T2 Bergamo-Villa d’Almè, che vede impegnata in prima linea TEB e al raggiungimento del 40% per l’indice di accessibilità cittadina (trasporto collettivo e mobilità dolce).

© RIPRODUZIONE RISERVATA