Atalanta, tanta voglia d’Europa
A marzo 1991 l’ultima partita - Video

Ripercorriamo le tre più recenti avventure europee dei nerazzurri in Coppa Coppe e in Coppa Uefa.

«Perché no?». O meglio «Why not?». Emiliano Mondonico, allenatore di quella mitica cavalcata in Coppa delle Coppe, stagione (di grazia) 1987-88 traccia la strada. Nell’intervista a L’Eco di Bergamo, il Mondo taglia corto: «Deve crederci assolutamente. Per due motivi: innanzitutto, le rivali non sono migliori di lei, basti pensare al Milan o alla Fiorentina. E poi, la ragione più importante: l’Atalanta è valida, dà del filo da torcere a tutti, ha grande qualità».

Trent’anni fa, partendo da una retrocessione: sì, perché quell’Atalanta era finita in serie B all’ultima giornata dopo una serie inenarrabile di pali e traverse, compresi quelli della decisiva sconfitta a Firenze (1-0). Solo che, strada facendo, era pure arrivata in finale di Coppa Italia, asfaltata dal Napoli: 3-0 al San Paolo e 1-0 in casa. I partenopei avevano però fatto il pieno quell’anno, vincendo pure lo scudetto, e i nerazzurri si ritrovarono dritti in Coppa delle Coppe. E con un’urna pure fortunata, considerando che al primo turno arrivano i semidilettanti gallesi del Merthyr Tydfil. Che alla fine si dimostreranno assai ostinati, vincendo in casa 2-1 e perdendo 2-0 al ritorno a Bergamo, con reti di Garlini e Cantarutti.

Piccola parentesi. Anche in Galles quella partita è tuttora ricordata come un evento storico. Al punto tale che la squadra, diventata nel frattempo Merthyr Town Fc dopo qualche traversia, quest’anno ha dedicato la terza maglia all’Atalanta.

E pure una sciarpa dai colori decisamente eloquenti (quelli dei gallesi sono bianconeri)

Secondo turno e ancora urna fortunata: l’Ofi Creta. Sconfitta 1-0 a Salonicco

Vittoria 2-0 in casa con reti di Nicolini e Garlini.

Poi tocca ad una rivincita con i fiocchi. lo Sporting Lisbona. Quello che nella sola precedente apparizione in Europa eliminò l’Atalanta, sempre in Coppa Coppe. Era il 1963: 2-0 per l’Atalanta in casa, 3-1 per i lusitani a Lisbona. Passano i nerazzurri per la rete segnata in trasferta? No, la regola non era ancora in vigore, si va allo spareggio: e a Barcellona l’Atalanta perde 3-1 ai supplementari.

Magra consolazione, lo Sporting vincerà la coppa battendo in finale l’Mtk di Budapest. Perché battere i nerazzurri porta bene, come vedremo tra poco. Tornando al 1988, all’andata, in un Comunale bollente i nerazzurri vincono 2-0: Nicolini e Cantarutti.

Al ritorno ci pensa ancora Cantarutti a pareggiare, l’Atalanta è in semifinale.

L’unica squadra italiana ad arrivare così in là quella stagione. Le rivali? Ajax, Marsiglia e i belgi del Mechelen, squadra emergente: dall’urna escono proprio loro. Come finisce è ormai storia, i belgi vincono sia all’andata 2-1.

Che al ritorno a Bergamo, dopo mille recriminazioni nerazzurre, in una serata che rimane probabilmente il punto più alto toccato dalla storia dell’Atalanta.

Ma per una mezzora (intervallo compreso) siamo stati a Strasburgo in finale con l’Ajax. Che alla fine verrà battuto proprio dal Mechelen. Squadra che alla fine ballerà solo pochi anni, ma decisamente redditizi, visto che vincerà Coppa delle Coppe, Campionato e Supercoppa europea, prima di fallire a fine anni ’90 e ripartire dalla 3ª divisione per poi tornare faticosamente nel massimo campionato belga.

Nel frattempo, oltre ad arrivare in semifinale di Coppa Coppe, l’Atalanta riesce pure a ritornare in serie A. Con un filo d’affanno, considerando che centra il quarto posto utile, ad un solo punto dal Catanzaro, quinto. La stagione successiva però è da incorniciare: sesto posto e Coppa Uefa. Dove non va benissimo, il sorteggio dice Spartak Mosca: il 1 3 settembre1989 0-0 a Bergamo.

Il 27 settembre con il 2-0 a Mosca si chiude l’avventura. Il turno successivo i russi finiranno fuori con il Colonia, un nome che tornerà tra qualche riga.

I nerazzurri ci hanno comunque preso gusto, e la stagione successiva sono ancora in Uefa, e la cavalcata della stagione 1990-91 sarà ancora a suo modo memorabile. Primo turno con la Dinamo Zagabria di un giovanissimo Boban, con battaglia sugli spalti: 0-0 e 1-1 e passaggio per la rete segnata in trasferta. Secondo turno con il Fenerbahce di Istanbul e doppia vittoria per 1-0 in Turchia e 4-1 in casa. Poi gli ottavi a Colonia: 1-1 in Germania e 1-0 in casa. E infine l’Inter: 0-0 in casa e 2-0 per la squadra del Trap a San Siro. E indovinate chi vincerà la Coppa Uefa? Esatto, l’Inter, in una finale tutta italiana con la Roma. Ecco tutta la cavalcata di quell’Atalanta in un filmato.

Dalla Dinamo Zagabria all’Inter a San Siro: era il 20 marzo 1991, 26 anni fa. L’ultima apparizione dell’Atalanta in una partita europea ufficiale: da allora il popolo nerazzurro aspetta il ritorno nell’Europa che conta.

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