Atalanta, la trasferta «amara» di Cipro
Kurtic: «Andiamo a vincere a Liverpool»

L’amarezza resta, guardare alla rivincita è ancora presto, vince la delusione per una qualificazione che era lì a portata di mano. Nulla di drammatico: l’Atalanta è ancora prima a pari merito con il Lione, in attesa dello scontro diretto a Reggio Emilia del 7 dicembre, ultima del gironcino d’Europa, e vanta 5 punti di vantaggio sull’Apollon, 3°, e 7 sull’Everton già eliminato.

Basterà un piccolo sforzo ai ragazzi di Gasperini per brindare alla qualificazione: anche perdendo a Liverpool ma con un successo del Lione in casa sull’Apollon o un pareggio brinderebbero al passaggio del turno.L’orizzonte è positivo, il presente no, perché la qualificazione era lì, a pochissimi secondi dall’urlo liberatorio, un altro miracolo che poteva diventare realtà per i tantissimi bergamaschi presenti a Cipro e per quanti hanno seguito da casa il match.Non è stata la solita Atalanta, per lo meno la stessa delle altre tre partite d’Europa League. Masiello e compagni hanno sempre condotto le danze, hanno mostrato tutta la loro superiorità, ma ancora una volta sono stati punti nel finale: ad Udine è successo alla fine del primo tempo, a Nicosia nel pieno recupero del secondo, un segnale negativo del momento nerazzurro.

L’assenza del Papu è pesata e si è sentita, Ilicic ha fatto il diavolo a quattro prima del cambio, Petagna, sempre croce e delizia per i tifosi nerazzurri, non può essere bocciato per la prova contro l’Apollon, con un palo, tanti suggerimenti per i compagni e tante botte ricevute. Ognuno si difende con le proprie armi, in campo e nella dialettica sugli spalti: coscienti della loro inferiorità tecnica, l’Apollon l’ha messa sulla bagarre, protestando ad ogni episodio dubbio, senza mai impensierire Berisha, fino alla frittatona finale. Problema di concentrazione, calo fisico, stanchezza? Lasciamo ai tecnici le considerazioni, ma sicuramente la squadra un po’ stanca lo è parsa, ma tempo per ricaricare le batterie non ce n’è perché già domenica bisogna tornare a vincere in casa contro la Spal. Tra i promossi della serata troviamo Hateboer, naturalmente Ilicic, mentre in flessione c’è Spinazzola e meno incisivi rispetto al solito Cristante e Freuler. Difesa mai impensierita e ancora beffata, episodi che non si dovranno più ripetere per mettere al sicuro la qualificazione e migliorare la classifica in campionato.

Sicuramente c’è l’amarezza di una Bergamo pronta ad esplodere per una storica qualificazione, per aver dimostrato al mondo intero che ancora una volta nello sport Davide abbatte Golia, che gli spaventosi Everton, eliminato, e Lione erano dietro ai nerazzurri. Il potere di un gol al 94’, di una serata ormai magica da lasciare invece di sasso. «Andiamo a vincere a Liverpool» sono le parole di Kurtic al termine del match: ci ridanno un po’ di morale anche se la notte passerà nell’incubo di tal Emilio Zelaya, non una punta da doppia cifra, prolifico solo in Argentina, guarda caso con la maglia dell’Arsenal, la squadra dove ha esordito Papu Gomez. Beffa delle beffe.

La seconda trasferta europea lontano da Bergamo, il viaggio dei tifosi nerazzurri a Cipro e l’analisi della sfida Apollon Limassol-Atalanta saranno al centro dell’appuntamento speciale con la trasmissione “TuttoAtalanta Europa” che andrà in onda in diretta dalle ore 21 su Bergamo Tv (canale 17 digitale terrestre – streaming www.bergamotv.it). Nello studio condotto da Matteo De Sanctis ci saranno gli ex atalantini Rolando Bianchi e Lino Mutti con i giornalisti Cristiano Gatti e Matteo Magri. Per intervenire da casa è già possibile scrivere domande e pareri con sms al 335.6969423 ed e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure postare foto e commenti direttamente sulla pagina Facebook “TuttoAtalanta Bergamo Tv”.

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