Astino, si completa il restauro
In primavera gli ultimi lavori

Le sale al piano terra dell’ex monastero e le cantine saranno recuperate. Bombardieri (Mia): tutti gli spazi saranno fruibili per eventi artistici, musicali e culturali.

Il timbro che mancava è andato a ritirarlo fisicamente il direttore della Fondazione Mia, Giuseppe Epinati, venerdì 5 ottobre alla Soprintendenza. È l’autorizzazione (formalmente rilasciata qualche giorno fa) per far partire i lavori che completeranno la ristrutturazione del monastero di Astino. Inizia dunque l’ultimo conto alla rovescia che porterà dritto alla prossima primavera, quando anche le ultime sale al piano terra del chiostro, così come le antiche cantine al piano interrato, saranno finalmente recuperate e messe a disposizione della comunità. I lavori potrebbero partire già prima dell’inverno, per concludersi nel giro di 4-5 mesi. Nel frattempo, si amplierà il parcheggio di via Ripa Pasqualina e sarà realizzata la cosiddetta pista ciclopedonale delle due chiese, lungo il tracciato – in parte perduto – che dalla chiesa della Madonna del Bosco conduce fino a quella del Santo Sepolcro, all’interno del monastero.

Le opere, finanziate dalla Mia per 3,5 milioni di euro, rientrano nell’accordo di programma sottoscritto un anno fa con Comune, Provincia, Regione e Parco dei Colli. A questo punto manca soltanto il permesso di costruire, ultimo passaggio formale che il Comune non dovrebbe tardare a rilasciare: «Dopodiché, noi siamo pronti a partire – ha detto il presidente della Fondazione, Fabio Bombardieri –. I lavori consentiranno di mettere a disposizione della comunità tutti gli spazi fruibili all’interno del chiostro, che si propone di essere utilizzato come centro per attività artistiche, culturali e musicali». Con i lavori, arriverà anche il cambio di destinazione d’uso dei locali, altro passaggio formale, già inserito nero su bianco nell’accordo di programma. «Da luogo dimenticato e in disuso, trasformeremo Astino in una struttura completamente ristrutturata e funzionale – ha aggiunto Bombardieri –. La Soprintendenza ha approvato tutti i lavori per cui abbiamo chiesto l’autorizzazione: completeremo il restauro degli spazi delle due sale anti refettorio e delle cantine, che saranno destinate al servizio di ristorazione, mentre in un secondo momento ci occuperemo del recupero della torre del Guala, dove invece troveranno spazio un bar bistrot al piano terra e una sala multifunzionale al primo piano».

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