«Amarilli, artista solare e genuina»
Il ricordo del papà della 22enne investita

Il ricordo del papà della ragazza investita la notte di Natale in via Tre Armi. Ancora al vaglio la dinamica dello schianto in Città Alta.

«Era solare, generosissima, una pazzoide in senso buono: Amarilli amava la musica, l’arte, il teatro. Era una persona genuina, altruista e vera. Il 14 dicembre scorso, a Gorle, aveva esordito come solista con il coro lirico di Bergamo: ecco qua...». Papà Rudy Corti mostra con un più che comprensibile orgoglio un video sullo smartphone in cui si vede la figlia ventiduenne intonare come soprano solista il «Laudate Dominum» di Mozart. Oggi lui e la moglie Rita, assieme al fratello maggiore di Amarilli, Emil, ventottenne che vive a Vercurago, daranno l’ultimo saluto ad Amarilli, morta tragicamente a soli 22 anni (tra l’altro compiuti soltanto tre giorni prima) la notte di Natale, travolta in bicicletta mentre tornava da Città Alta verso la casa dove viveva con i genitori, al civico 177 di via Moroni.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/bergamo-22enne-travolta-in-contrada-tre-armi_1035102_44/

Per dare una mano a dei conoscenti a tenere i bambini mentre loro, ristoratori in Città Alta, erano al lavoro per il cenone della Vigilia, Amarilli aveva raggiunto l’abitazione in sella alla sua bici elettrica: «L’avevamo comprata quattro mesi fa al ciclista qui vicino casa – racconta il papà –, perché Amarilli non aveva voluto ancora fare la patente e preferiva spostarsi in bici». Proprio sulla due ruote elettrica la giovane stava scendendo lungo via Tre Armi quando, un quarto d’ora prima dell’1 di domenica notte, poco dopo una curva è stata investita da una Citroen Cactus condotta da un quarantunenne che vive in zona e che viaggiava nella direzione opposta.

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