Altro che inverno e Natale
Il panettone si mangia ad agosto

Lo dice la signora col ventaglio in mano: «In fondo non esistono più le (mezze) stagioni«. Lo pensa un’azienda di panettoni che ci propone, direttamente sugli scaffali dei supermercati bergamaschi, il panettone.

Anzi, per la precisione, il «Panettone d’agosto», per sottolineare che non si tratta mica degli avanzi di dicembre 2016, ma di una nuova produzione che scardina le tradizionali regole stagionali e, diciamocelo, un simbolo d’eccellenza dell’inverno e del nostro Natale.

Ecco quindi una bella fetta di panettone soffice soffice da gustare con una pallina di gelato. Niente cioccolata calda o vin brulé, che viene solo caldo a pensarci in questo periodo, niente regali e lucine colorate. Chi ha finito di mangiare il panettone a Pasqua per quanto ne aveva ancora in dispensa, non strabuzzi gli occhi: ora è pronta la nuova produzione. A inventarsela, da qualche anno, l’azienda Dal Colle con un packaging che ha il mare a far da sfondo alla fetta di panettone, circondata da palline di gelato. Pare si tratti di un’operazione nicchia, ma non si pensi che l’azienda sia l’unica a immaginarsi ai canditi ad agosto: dal cibo alle decorazioni, a Londra, nella famosa via dello shopping Oxford Street, c‘è un grande magazzino che ha deciso di giocare d’anticipo, mettendo in vendita gli addobbi natalizi. Centocinquanta giorni prima di Natale? La responsabile dello shopping center intervistata da Euronews fa spallucce: «Il solo motivo per il quale lo facciamo è perché ha successo – spiega -. Sono d’accordo, le persone si lamentano. Ma si lamentano e poi sorridono. Oppure, si lamentano e poi comprano».

S’infervora il popolo dei consumatori e, tornando al panettone, applaudono gli appassionati del dolce che ora possono gustarselo a tutte le temperature. Un unico dubbio: l’inzuppo nel caffèlatte farà venire i calori ai più e, se si pensa di scegliere una granita di accompagnamento, l’abbinamento pare un tantino azzardato. Lo si proverà col gelato? Resta una perplessità, sostanziale: la favola, così, la si rovina ai tanti, eterni sognatori. Tutto quella fetta di mondo, seppur golosa, che il panettone proprio lo associa ai pranzi di famiglia, ai regali di Natale, alle canzoni sotto l’albero, alla copertina sul divano con una cioccolata e panna; a quei pomeriggi in montagna e giornate di gioco con i bambini a casa da scuola.

Il panettone è anche questo e, per chi neanche tanto lo ama, è soprattutto questo: un simbolo, una bella tradizione. Col gelato il sogno… scioglie. Qualche anno fa ci aveva provato anche Eataly, la nota società di vendita di prodotti alimentari, che aveva realizzato una campagna pubblicitaria per promuovere la produzione e vendita di panettoni in agosto. Nei testi della campagna pubblicitaria scriveva: «Il panettone è un’eccellenza dolciaria italiana che può essere apprezzata tutto l’anno, non solo durante le feste natalizie”. E aggiungeva pure: “Pensate che siamo matti, vero?». Qualcuno, tra gli scaffali orobici a caccia di anguria e ghiaccioli, lo sta pensando.

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