Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 16 Dicembre 2015
Allarme smog, polveri sottili ancora alte
Rischio idrico, Maroni: incontrerò i Comuni
Non piove e non nevica, risorse idriche a rischio e smog alle stelle. maroni pronto a incontrare gli enti locali sull’emergenza smog.
«La richiesta di incontri da parte enti locali sull’emergenza smog? Gli incontri sono sempre benvenuti. Abbiamo tecnici che valutano queste cose, non sono l’assessore o il presidente della Regione a prendere queste decisioni. Quindi siamo disponibili a incontrare chiunque per decidere cosa sia meglio fare. Siamo apertissimi ad ogni confronto». Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, incontrando i giornalisti al termine della cerimonia di svelamento della statua della «Madonnina» a Palazzo Lombardia.
I dati di inquinamento sono infatti ancora alle stelle e senza pioggia e neve la situazione è a rischio. «Di questo passo ci dobbiamo attendere un’estate da allarme rosso, con siccità già a giugno». Niente fiocchi sulle Orobie uguale maestri di sci e rifugi fermi (innevamento artificiale a parte), ma, anche, stato d’allerta per le sorgenti minori in via di prosciugamento, la produzione di energia elettrica delle centraline idroelettriche poste lungo le rogge principali ora ridotta del 30-40% e l’impossibilità di rilasciare il deflusso minimo vitale, con la conseguente moria di pesci nei canali.
Non è una previsione, ma sta accadendo già in questi giorni: lo conferma il direttore generale del Consorzio di Bonifica della Media pianura bergamasca, Mario Reduzzi: «In questo momento non siamo in grado di garantire il dmv per le rogge: stiamo soffrendo ora, in inverno, ciò che di norma soffriamo in estate sui fiumi. E il perdurare nei prossimi mesi della siccità – spiega –, con conseguente esaurimento delle scorte idriche, potrebbe avere gravi ripercussioni sulla stagione irrigua 2016». In anticipo, perchè se nella siccitosa estate 2015 l’allarme scattò a luglio, con il prossimo anno già a giugno l’agricoltura potrebbe lanciare l’allarme: «Ciò che più preoccupa è che non nevica – continua Reduzzi –: una neve tardiva non fa in tempo a gelare, compattarsi e costituire così la nostra scorta d’acqua per l’estate. Purtroppo prevediamo un 2016 molto difficile».
L’allarme non è ancora scattato, ma la situazione è sotto controllo anche in casa Uniacque. Alcune sorgenti «viaggiano» a portata quasi dimezzata, come la Nossana che, rispetto ai 2.000 litri al secondo di portata media, ieri ne registrava 1.200; o la sorgente Costone, a 5 chilometri di distanza dalla Nossana, in territorio di Casnigo, con 230 litri al secondo rispetto ai 450 di portata media.
«La situazione in pianura non presenta criticità – fanno sapere da Uniacque –. Sotto stretto controllo sono invece le piccole sorgenti, quelle nelle frazioni di montagna che alimentano un numero limitato di famiglie». Sorgive da 20 litri al secondo che, dovessero scendere di portata a 10, magari 5 litri al secondo – o dovesse gelare –, obbligherebbero a ricorrere alle autobotti. Quanto si può ancora resistere? «Una ventina di giorni, poi è tutto da vedere».
Problemi anche per lo smog: le centraline che rilevano le polveri sottili, nella giornata di martedì 15 dicembre hanno indicato 67 microgrammi per metrocubo (il limite è 50) in città in via Garibaldi, 66 in via Meucci, 77 a Dalmine, ben 99 a Filago, 70 a Lallio e 74 a Osio Sotto, 73 a Treviglio.
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