Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 07 Gennaio 2021
Punta la pistola contro l’autista dell’Atb
Denunciato: «L’ho fatto per gioco»
È successo il 2 gennaio all’incrocio tra viale Papa Giovanni XXIII e via Maj: preso pregiudicato di 36 anni. La pistola si è rivelata poi un modello giocattolo.
Ha affiancato con la sua auto a semaforo rosso un autista di un autobus Atb in viale Papa Giovanni e dall’abitacolo lo ha minacciato con una pistola. L’episodio è accaduto sabato 2 gennaio e, dopo una serie di indagini, il personale della Squadra mobile della Polizia di Stato, ha denunciato, in stato di libertà, un pregiudicato di 36 anni, di origine tunisina, responsabile di minacce aggravate dall’uso dell’arma.
Ecco la ricostruzione di quanto accaduto nel pomeriggio di sabato 2 gennaio, in viale Papa Giovanni XIII: un autista di un autobus della società Atb, fermo al semaforo rosso del crocevia con via Angelo Maj, è stato affiancato da una Toyota Yaris di colore scuro con alla guida un uomo che, durante l’attesa del semaforo verde, ha estratto dall’abitacolo una pistola tipo semi-automatica mostrandola al conducente attraverso il finestrino. Successivamente l’uomo, gesticolando, ha intimato all’autista di tacere, allontanandosi. L’episodio è stato notato anche da due passeggeri che erano a bordo del pullman.
Il personale della Squadra mobile, a seguito di un’attenta analisi dei sistemi di video-sorveglianza, ha appurato che l’auto in questione si dirigeva verso il quartiere di Monterosso, dove da attività info-investigativa ha accertato risiedere un cittadino extracomunitario, pregiudicato, proprietario di uguale utilitaria con simili segni distintivi a quelli descritti dall’autista vittima delle minacce.
Durante la perquisizione, all’interno della vettura, è stata trovata la pistola, rivelatasi poi un modello giocattolo di colore nero, in metallo e plastica, tipo semi-automatica, priva del prescritto tappo rosso, tanto da renderla del tutto identica a un’arma vera e propria. L’uomo ha ammesso agli investigatori della Questura di aver fatto il gesto a soli fini ludici e goliardici, in virtù della presenza dei propri figli e della sua compagna all’interno della vettura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA