Addio al dirigente Franco Torri
Fu autentico factotum del Coni

È morto lo storico segretario del Coni di Bergamo.

«Ho potuto ammirare l’umanità e l’operatività di Franco nelle vesti di segretario tuttofare quando ero presidente del Coni di Bergamo. Definirlo un galantuomo e un personaggio d’altri tempi ma continuamente al passo coi tempi è sacrosanto». Così Valerio Bettoni (ex presidente della Provincia nonchè a capo delle discipline sportive dl territorio) ricorda con commozione Franco Torri scomparso all’inizio della settimana.

Oltre a Bettoni chi lo ha conosciuto si è trovato concorde nel riconoscergli una comunicativa in grado di contagiare chiunque. Nel suo ruolo istituzionale lo si vedeva ovunque: presente alle manifestazioni competitive delle diverse discipline e agli incarichi di rappresentanza. Ci si chiedeva, inoltre, come facesse a rimanere rigorosamente aggiornato su tutto ciò che dalla sede nazionale di Roma venivano recapitate la miriade di circolari inerenti l’attività stessa.

Nonostante l’età avanzata non di raro, lo incontravo mentre sfrecciava con la storica bicicletta (formato donna) nel centro cittadino. Due le rituali domande: sull’Atalanta (di cui era da sempre tifoso) e sul basket locale. Per l’impegno profuso il Coni gli conferì riconoscimenti di alto spessore. Apprezzato artigiano-calzolaio aveva ricoperto la carica di presidente di categoria alla Confartigianato. Pure in quell’ambito aveva raccolto unanimi consensi dai colleghi. Un flash di Giancarlo Mangili (mitico ex dirigente sportivo orobico) che ha condiviso con Torri una moltitudine di eventi «Franco ha sempre dato moltissimo senza chiedere nulla!».

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