Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 10 Febbraio 2016
Addio al benzinaio di via Baschenis
Bonifica al via, chiosco a rischio crollo
È stata, a quanto risulta, la prima stazione di servizio di Bergamo costruita nel 1938 su terreno di proprietà comunale. Partita la bonifica, ora il chiosco rischia il crollo.
Ad imporre la sua chiusura è stato il Comune attraverso una ordinanza accettata senza alcuna contestazione da parte della proprietà, la società Ernesto Rondini che entro la fine del 2016 dovrà restituire il terreno comunale.
Ma ora c’è un problema. Lo storico distributore in via Baschenis rischia il crollo? Sembrerebbe proprio di sì visto che martedì 9 febbraio, durante le operazioni di bonifica del terreno sottostante, la società proprietaria, la Ernesto Rondini, ha dovuto puntellare d’urgenza la pensilina dell’impianto, considerata la prima pompa di benzina della città (chiusa però da tempo perché non più a norma).
Il suo crollo avrebbe reso vano il movimento di opinione di storici, studiosi e artisti (fra cui Trento Longaretti) nato la scorsa estate per evitarne la demolizione. L’abbattimento del distributore, considerato una importante testimonianza storica, oltre che un pregevole esempio di architettura razionalista, era stato inizialmente disposto dal Comune che è proprietario dell’area su cui venne realizzato nel 1938. Di quest’area nel 2014 è stata richiesta la restituzione, previa però la sua bonifica a carico della Ernesto Rondini. Le operazioni sono iniziate nei giorni scorsi e sembrava stessero procedendo senza particolari difficoltà. Le tre cisterne sotterranee dell’impianto, a quanto sostiene il proprietario della società Cesare Radaelli, sono state ripulite, dopodiché dovranno essere rimosse. Ieri però, durante un carotaggio, è stata scoperta la presenza di una quarta piccola cisterna sotterranea (da circa tre metri cubi) sulla quale gli addetti alla bonifica, per verificarne il contenuto, sono subito intervenuti tagliandone alcune parti.
È bastato questo intervento per creare uno smottamento del terreno che ha, appunto, causato il cedimento della pensilina, subito puntellata. La rimozione era stata richiesta alla Rondini durante la conferenza dei servizi. In merito a questo tipo di intervento Radaelli aveva sin da subito espresso delle perplessità. Ora chiede che la situazione venga rivalutata. A suo dire lasciare al loro posto le cisterne non rappresenterebbe nessun pericolo per l’ambiente.
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