Cronaca / Bergamo Città
Domenica 14 Ottobre 2018
Addio a quizzone e tema di storia
Ecco come cambia la Maturità
Le novità saranno tante: l’Esame di Stato del 2019 sarà diverso da tutti quelli che l’hanno preceduto. Perché ci saranno due prove scritte invece di tre, oltre all’orale.
Perché peserà di più (grazie a un punteggio maggiore assegnato dal credito scolastico) il percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio. Perché le griglie di valutazione per la correzione delle prove scritte saranno nazionali. Sono solo alcuni degli aspetti che rivoluzioneranno la prossima Maturità.
Si inizia con i requisiti di ammissione: come stabilito dal Milleproroghe non saranno requisiti di accesso né la partecipazione alla prova Invalsi né lo svolgimento delle ore di Alternanza scuola-lavoro; bisognerà invece aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina e avere la sufficienza nel comportamento. La votazione finale sarà sempre espressa in centesimi, ma si darà più peso al percorso di studi: il credito maturato nell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100 (invece degli attuali 25). Le prove scritte saranno due, al posto di tre. Eliminato il temutissimo quizzone, i maturandi saranno chiamati ad affrontare la prima prova di italiano il prossimo 19 giugno e la prova di indirizzo il 20. La prima prova scritta servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove (fino a oggi erano quattro, verrà eliminato il tema storico, decisione che ha provocato diverse proteste, ndr) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Per quanto riguarda l’analisi del testo la novità principale riguarda il numero di tracce proposte: gli autori saranno due, anziché uno come accadeva finora. La prova di indirizzo riguarderà invece una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio.
La principale novità prevista, in questo caso, sarà una griglia nazionale per la valutazione, che verrà fornita alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa (griglie che saranno presenti anche per la prova di italiano). Il punteggio che verrà assegnato dalle due prove sarà di 20 punti ciascuna, più altri 20 dati per la prova orale. La commissione potrà motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, nel caso in cui il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.
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