Ad Amatrice l’aiuto di Bergamo
Donata una casa mobile

Grazie alla donazione dell’Unci la famiglia Palombini può continuare ad accudire la propria azienda agricola.

Una «casa mobile», con tutti i comfort, è stata donata dall’Unci, l’Unione nazionale dei cavalieri d’Italia, a una famiglia di Amatrice, che ieri l’ha collocata nei pressi della propria azienda agricola. «Questo consentirà a me e ai miei fratelli – spiega commossa al telefono Marina Moresi – di stare vicini alla nostra attività lavorativa e poter seguire da vicino i nostri animali: è chiaro che riprendere a pieno regime il lavoro per noi in questa fase è molto importante». Marina Moresi viveva con il marito Pierluigi Palombini e i due figli, Antonella, di 22 anni, e Stefano, di 19, nella frazione Rocchetta di Amatrice che ora si trova nella zona rossa, inaccessibile a causa del sisma.

La famiglia si è salvata, ma la loro vita è cambiata: «Ci siamo trasferiti in una delle tende messe a disposizione dalla Protezione civile – spiega ancora Marina Moresi – ma questo modulo abitativo è senza dubbio una manna dal cielo per poter stare vicini all’azienda agricola che porta il mio nome e che è rimasta danneggiata, ma solo in parte, dal terremoto. Ora io e i miei fratelli, Nazareno e Vincenzo, che lavoriamo tutti nella fattoria, potremo trascorrere la notte nella casa mobile. Per questo ringrazio di cuore il signor Marcello Annoni e l’Unci per la donazione». I contributi per l’acquisto del modulo abitativo sono stati raccolti dall’Unci anche e soprattutto a Bergamo, grazie alla generosità dei suoi soci bergamaschi.

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