A Ubiale è giallo sulla morte di Bara
L’indagato: «Non ho colpito il ragazzo»

Il 54enne di Ubiale era volontario in cucina: « L’ho inseguito da solo, non l’ho toccato e non sapevo della caduta». Ma un amico di Bara lo smentisce.

«L’ho inseguito da solo, non c’erano altre persone con me: l’ho visto alla pensilina e l’ho rincorso per una cinquantina di metri verso il cimitero, poi l’ho perso, era troppo veloce». È la versione del 54enne di Ubiale Clanezzo, indagato per omicidio preterintenzionale. Difeso dall’avvocato Eugenio Sarai, non è stato interrogato dal pm ma sentito dai carabinieri dopo che il corpo di Bara è stato ritrovato nel dirupo, nella notte tra domenica e lunedì.

L’uomo, sposato e padre di un figlio che è pressoché coetaneo del senegalese, sabato scorso era alla «Ubiale Power Sound», come tanti altri volontari del paese, per dare una mano in cucina. E proprio in cucina si sarebbe presentato il diciassettenne dopo essere stato colpito da Bara con una testata. «Era tumefatto e sanguinante, mi ha detto di essere stato picchiato» sostiene. Lui, che conosce bene quel ragazzo ed è amico del padre da anni, a quel punto avrebbe lasciato la cucina e si sarebbe messo a caccia del senegalese. Avrebbe quindi incontrato altri due volontari, addetti alla sicurezza: «Sto cercando il ragazzo che ha picchiato il diciassettenne». «Anche noi» avrebbero risposto i due addetti. Che però, sempre secondo le dichiarazioni dell’indagato, lo avrebbero cercato all’interno dell’area feste, mentre lui è uscito e si è diretto verso la pensilina dell’autobus.

In questi giorni a Ubiale si sono sentite diverse e discordanti versioni della vicenda, testimonianze su cui i carabinieri stanno lavorando per capire quali siano attendibili e quali meno. Emerge un primo quadro a cui però mancano ancora molti elementi. Perchè un conto è parlare con i giornalisti e riferire dettagli vaghi o riportati da terze persone, un altro è mettere a verbale le proprie dichiarazioni. Un ragazzo sosteneva di aver visto Bara seduto sul guardrail all’1,30 della notte di sabato. Una voce che è girata in paese ed è arrivata anche all’indagato, ma che non ha trovato al momento nessuna conferma da parte degli inquirenti.

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