A Bergamo febbre da bitcoin
«Sono rischiosi come le slot»

Anche nella nostra provincia c’è molto interesse per la criptovaluta. Gli esperti: «Mancano le conoscenze e i rischi sono elevatissimi».

Cosa si nasconde dietro al bitcoin? La domanda è d’obbligo davanti alla folle corsa della moneta virtuale avvenuta lo scorso anno, che ha portato la sua quotazione da meno di mille dollari a un massimo di circa 20 mila dollari, trasformandola in un pericoloso fenomeno finanziario. Per chi usa in internet, non c’è sito in cui non compaia l’invito ad acquistare bitcoin (btc). E sempre più persone ricevono email, sms o telefonate che propongono l’investimento.

C’è chi parla di imperdibile opportunità per cambiare vita; altri, invece, solo di truffa. «In un contesto simile – spiegano diversi operatori bancari -, attirati dall’incredibile crescita del btc, anche a Bergamo nelle ultime settimane si è assistito ad un anomalo numero di clienti che vengono in filiale alla ricerca di informazioni: perchè i btc sono sulla bocca di tutti, ma in concreto poi si sa poco o nulla».

E ciò è molto pericoloso, in quanto le più grandi scoppole in tema di risparmi sono nate dal miraggio di super guadagni facili senza sapere dove si stavano investendo realmente i risparmi di una vita. «In realtà nessuno sa bene di cosa sta parlando – confermano i responsabili di diverse filiali cittadine –. Il bitcoin non è uno strumento finanziario comune, è una valuta virtuale che non ha nessuna garanzia alle spalle. Ci siamo stupiti soprattutto nel vedere persone che hanno sempre e solo investito i propri risparmi nel reddito fisso (vedi titoli di stato), chiederci cosa dovevano fare per acquistare btc».

«Nel caso di piccoli risparmiatori e con un profilo di rischio basso – proseguono gli operatori -, il consiglio è di lasciar perdere: ma in generale invitiamo tutti alla massima cautela». Non manca però chi, dopo aver acquistato nelle scorse settimane (sulla scia delle performance da record) frazioni di btc online per conto proprio, davanti a crolli inattesi (almeno da parte loro) chiede (allarmato) consigli sul da farsi. «Si tratta di un “fai da te” molto pericoloso – osserva Mauro Bonanomi, consulente finanziario da oltre 25 anni -, perché è un prodotto ad altissima volatilità e cresciuto a dismisura in poco tempo. Il problema è che chi ha fatto tali acquisti spesso ignora totalmente tali problematiche: per questo, prima di fare qualsiasi operazione, è fondamentale rivolgersi a un professionista del settore».

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