Deraglia un treno a Pioltello - Foto
Tre vittime, due sono bergamasche
Tragedia sulle rotaie nella mattina di giovedì 25 gennaio. Alle 7 il treno , composto da sei vagoni, e partito da Cremona in direzione di Milano Porta Garibaldi è deragliato. Un disastro che ha provocato la morte di tre donne e 46 feriti di cui quattro in condizioni gravi. Su L’Eco di Bergamo del 26 gennaio otto pagine di approfondimento
Due delle tre bergamasche morte nel deragliamento hanno origini bergamasche, entrambe di Caravaggio. Si tratta di Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio; Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), e Ida Maddalena Milanesi, 61 anni anche lei originaria di Caravaggio. La donna era un dirigente medico dello staff di radioterapia dell’istituto Neurologico Besta di Milano. Nata nel 1956, si era laureata in Medicina all’università degli studi di Milano, specializzata in Radiologia, Neurologia e Neurologia oncologica. Pierangela Tadini, era in viaggio in compagnia della figlia sul treno deragliato a Pioltello. La figlia, 18 anni, si è salvata, ma è rimasta ferita. Lo ha riferito una parente della donna «Lucrezia ha preso una botta forte, è in ospedale, cercate di capire» si è limitata a dire ai giornalisti che e chiedevano informazioni su Pierangela Tadini. Lucrezia è stata soccorsa e trasportata in ospedale, sua madre ha perso la vita. «Ancora non sono riuscita a parlarle, è un dramma vero» ha aggiunto la familiare.
Grande dolore dei familiari di Giuseppina Pirri: «Mamma aiuto, il treno sta deragliando...» solo le sue ultime parole, al telefono con la madre alle 6.55. «Poi è caduta la linea e c’è stato solo silenzio», racconta il padre, Pietro. «Mia moglie le ha detto scappa ma poi non ha sentito più niente».
Il deragliamento ha coinvolto tre carrozze delle sei e la linea si è interrotta. Si tratta del treno regionale 10452 partito da Cremona alle 5.32 diretto a Porta Garibaldi: un treno di pendolari, carico di viaggiatori. Ad essere coinvolte dal deragliamento le tre vetture centrali. Il convoglio ha continuato la marcia finchè uno dei vagoni fuori asse ha colpito un palo della trazione elettrica e si è accartocciato. La ricostruzione è coerente con la scena vista dai primi soccorritori, con le carrozze centrali del convoglio deragliate e intraversate a un angolo di circa 90 gradi l’una dall’altra. All’interno sono rimaste intrappolate a lungo molte persone, poi liberate dai soccorritori, mentre una spola di ambulanze e elicotteri trasportavano in ospedale i feriti.
Il treno aveva già fatto una decina di fermate e caricato centinaia di pendolari. Partito alle 5.32 da Cremona, sarebbe arrivato a Milano alle 7.24. L’incidente, secondo quanto riferito, è avvenuto alle 6.57. L’allarme è scattato con una ventina di chiamate, arrivate al 112 tra le 6.58 e le 7.
La circolazione ferroviaria è stata interrotta dalle 7 sulla linea Milano-Brescia. Per quanto riguarda le cause dell’incidente, il direttore territoriale di Rete Ferroviaria italiana, Vincenzo Macello, presente sul luogo dell’incidente, ha dichiarato che a provocare il deragliamento è stato il cedimento strutturale di una rotaia. La rottura della rotaia si è verificata 2,3 km prima della stazione di Pioltello.
Sono 46 i feriti e 23 le persone coinvolte nell’incidente ferroviario che si sono rivolte al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio. Residenti nella zona e feriti in maniera lieve, hanno preferito rivolgersi per cure e controlli alla struttura sanitaria più vicina a casa. «Si tratta di 11 donne e 12 uomini, d’età compresa fra i 32 e i 58 anni. Sono giunti al Pronto soccorso con mezzi propri tra le 9 e le 12.45. Al triage due sono stati classificati in codice giallo e 21 in codice verde. Fortunatamente nessuno ha riportato ferite gravi: i due codici gialli sono già stati dimessi e per gli altri la prognosi si aggira attorno ai 10 giorni per vari traumi minori - fanno sapere dalla struttura sanitaria -. Alcuni di loro sono ancora in osservazione, ma al momento per nessuno si prospetta il ricovero. La Direzione Sanitaria ha garantito a tutti i pazienti e ai loro famigliari il supporto psicologico, grazie all’intervento di due psicologhe. Tutti, infatti, apparivano comprensibilmente provati emotivamente. In via cautelativa è stato attivato il piano d’emergenza per la gestione dei posti letto, per garantire una maggiore presenza di medici e infermieri in Pronto Soccorso».
Numerose le testimonianze dei viaggiatori rimasti illesi: «Andava tutto bene, all’improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari». È questa una delle prime testimonianze riportate da Ansa di uno dei passeggeri che erano sul treno deragliato a Seggiano di Pioltello, nell’hinterland di Milano. «Quasi subito - ha aggiunto l’uomo, salito alla stazione di Crema - abbiamo capito che cosa era successo».
«Rumori dalla parte bassa del treno, fumo e poi sobbalzi a destra e sinistra, prima che il vagone uscisse dai binari» è un’altra esperienza raccontata da un passeggero che era a bordo del treno. «Ho sentito dei forti rumori da sotto, poi fumo, sassi che entravano - ha raccontato l’uomo all’Ansa -. Poi il vagone ha cominciato a saltare a destra e sinistra e quindi ha deragliato». Il passeggero, che tutti i giorni viaggia in treno da Treviglio a Milano, ha aggiunto che era in piedi: «Non c’era posto, come tutte le mattine» . Quando il convoglio è uscito dalle rotaie, i passeggeri sono caduti l’uno sull’altro» o sono riuscito a uscire da un finestrino rotto - ha continuato -. E fuori c’era gente che si lamentava, che chiedeva aiuto, un disastro. Io sono stato fortunato, ho solo qualche botta».
Sul posto una massiccia presenza di soccorritori e operatori delle forze dell’ordine con i vigili del fuoco accordi da tutto il territorio circostante. La Prefettura di Milano ha attivato il «Centro Coordinamento Soccorsi». Il provvedimento è finalizzato al coordinamento delle componenti coinvolte nelle procedure di soccorso – Forze dell’Ordine, Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria, Vigili del Fuoco, Areu 118, Croce Rossa, Trenord, Rfi. Sono state attivate delle linee telefoniche dedicate per i parenti dei viaggiatori presumibilmente presenti sul treno e per gli uffici consolari per raccogliere tutti gli elementi informativi utili e fornire, appena in grado, una restituzione sulle condizioni delle persone a bordo del treno coinvolto (02/77584184 - 02/77584892).
Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio, un altro treno di Trenord era parzialmente uscito dai binari proprio a Pioltello, senza però provocare feriti. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo. «Accertare le responsabilità, dobbiamo essere severi nel garantire la sicurezza», dice il premier Gentiloni.
Su L’Eco di Bergamo di venerdì 26 gennaio 8 pagine di approfondimento
© RIPRODUZIONE RISERVATA