Venezia, smantellato traffico di vongole alla diossina: 8 arresti

Venezia, smantellato traffico di vongole alla diossina: 8 arresti E tredici denunce, organizzazione reinvestiva in mercato droga

Roma, 9 feb. (Apcom) - Maxi operazione della guardia di finanzadi Venezia contro la pesca abusiva di vongole in laguna. Otto lepersone arrestate, 13 denunciate. Il sodalizio criminale traevaprofitto dalla raccolta abusiva delle vongole, reinvestendo iprofitti nel traffico di droga. L'organizzazione riusciva adeludere i controlli delle fiamme gialle grazie a servizi divedetta e sorveglianza nei confronti degli stessi militari. Gliarresti e le 22 perquisizioni sono avvenuti nel centro storico diVenezia, nelle isole di Burano e Pellestrina, a Chioggia e aCavallino Treporti.Le vongole venivano pescate in aree vietate, come la zona delpetrolchimico di Marghera o quella dell'ex inceneritore deirifiuti, e venivano immesse in commercio senza alcun controllosanitario. Si tratta di zone interdette alla pesca perché ifondali e le sabbie presentano un'altissima concentrazione didiossina. Sono anche le zone più ricche di vongole perché nonsfruttate. Secondo le stime della Gdf, ogni anno l'organizzazioneriusciva a trattare 30-40 tonnellate di prodotto che, valutatosul mercato a tre euro al chilo, ha potuto fruttare circa 360milaeuro. Le vongole andavano in parte vendute nei mercati di tuttaItalia e in parte smerciate localmente a Venezia grazie anchealla falsificazione della documentazione sanitaria e anche alfatto che i prodotti inquinati erano mescolati alla merce buona.Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso ilTribunale di Venezia, ha rilevato l'esistenza di tre gruppicriminali. Il primo, costituito dai membri di un centro distabulazione cooperativa di pesca, la "Marinomar Piccola Scarl"di Pellestrina, che conseguiva il massimo guadagno, raccogliendoe commercializzando vongole inquinate o non controllate, chevenivano pescate nei bassifondali veneziani con modalità vietate,perché dannose per l'ambiente e per l'ecosistema lagunare; unsecondo gruppo era formato da elementi organici di una ditta dicommercio all'ingrosso di molluschi la "Produttore Veraci diCavallino"; un terzo gruppo era composto da coloro chereinvestivano i proventi della raccolta di vongole per alimentareil traffico e lo spaccio di droga nelle provincie di Padova eVenezia. Delle 22 persone coinvolte, quattro sono di Chioggia,quattro di Cavallino Treporti, due di Pellestrina, due diVenezia, nove di Burano, fra cui un albanese, e l'ultimo,marocchino senza domicilio conosciuto, attualmente irreperibile,è ricercato."Dal punto di vista sanitario - spiega ad Apcom Alberto Catone,comandante del reparto operativo aeronavale della Gdf di Venezia- non ci sono preoccupazioni. Le vongole sequestrate in questianni sono state rigettate vive in acque profonde. Per quelle sulmercato, invece, i controlli esistono, soprattutto grazie allavoro delle Asl e dei servizi veterinari. Inoltre, le attivitàdi ispezione sono più intense e, contemporaneamente, è diminuitala pesca abusiva".L'indagine effettuata dal reparto aeronavale della Gdf tra il2006 e il 2008 ha portato alla contestazione di 2.400 violazioni,all'arresto di 24 pescatori, a 1.200 denunce, al sequestro di 286imbarcazioni da pesca e relativa attrezzatura, e di oltre 115tonnellate di prodotto ittico lagunare.

apcom

Lunedì 09 Febbraio 2009

Venezia, smantellato traffico di vongole alla diossina: 8 arresti

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