Usa/ La Cia spia Facebook, social network nel mirino degli 007

Usa/ La Cia spia Facebook, social network nel mirino degli 007 L'agenzia compra quote delle società che monitorano la rete

New York, 20 ott. (Apcom) - La leggenda sul fantomatico complotto della Cia per spiare i social network su Internet si fa sempre più concreta. L'intelligence americana ha deciso di aumentare il proprio controllo su blog, siti e pagine personali degli utenti della rete comprando quote di una società informatica che monitora quello che succede su Facebook, Twitter e tutti gli altri social network.In-Q-Tel, il braccio che si occupa degli investimenti dell'agenzia di Langley, ha comprato una quota di capitale di Visible Technologies, la società che "controlla" ogni giorno il contenuto di circa mezzo milione di siti nel mondo. A rivelarlo è la rivista Wired secondo la quale lo scopo dell'operazione è principalmente quello di tenere sotto controllo ciò che succede su blog e siti stranieri, ma lo strumento potrebbe facilmente essere usato per spiare anche le pagine Internet degli americani. Il valore dell'investimento è rimasto del tutto top secret.Visible nasce con lo scopo di far sapere alle società private interessate nel mercato online quali siti e quali blog hanno un peso sulla rete, dove si parli di più e quali pagine colgano maggiormente l'attenzione del pubblico. Il gruppo, che ha un giro d'affari annuo da 20 milioni di dollari, cataloga ogni messaggio su Internet con un differente livello di importanza. Di fatto la Cia userà informazioni già pubbliche ma la preoccupazione di molti è quale uso gli 007 abbiano intenzione di fare delle analisi condotte dagli esperti di media.L'investimento non è il primo per la Cia che ha lanciato da tempo l'operazione "Open Source Center", un mastodontico database che studia ciò che succede su Internet. Il 70% degli utenti di Facebook è oggi fuori dagli Usa e i messaggi quotidiani sui social network sono centinaia di milioni al giorno. "Se all'intelligence ignorassero quel volume di informazioni sarebbero semplicemente degli incompetenti", ha commentato l'ex capo della divisione informatica dell'intelligence del Pentagono, Lewis Sheperd.

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