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Lunedì 20 Dicembre 2010
Università/ Si lavora a voto finale domani ma strada è in salita
Università/ Si lavora a voto finale domani ma strada è in salita Gelmini: Fiducia non considerata. Pd: No a taglio discussione
Roma, 20 dic. (Apcom) - Un pressing garbato, sotto forma di 'voce' fatta circolare ad arte fra i banchi dell'aula di palazzo Madama e nei corridoi: per ora una chiusura anticipata della votazione definitiva sul ddl Gelmini di riforma dell'università resta solo un'ipotesi, anzi, dicono fonti parlamentari del Pdl, un "auspicio". Politico, per la maggioranza ("per noi prima si approva meglio è"), umano per qualche senatore dell'opposizione, che potrebbe non essere troppo contrariato per un giorno di vacanze natalizie in più."E' una voce, l'ho sentita, ma non so nulla di contatti ufficiali tra i gruppi - precisa Guido Possa (Pdl), presidente della commissione Istruzione del Senato". In aula, racconta un senatore del Pd "in via informale il ministro Gelmini ha escluso il ricorso alla fiducia", ma quanto all'anticipo del voto finale, "bisognerebbe sentire chi comanda". La stessa Mariastella Gelmini conferma poi ai giornalisti che la fiducia finora "non è stata presa in considerazione" ed auspica che la "contestazione legittima non sia violenta". Ma non rinuncia a una nota polemica sul reale consenso dei contestatori: "Ci sono migliaia di studenti in piazza - dice - ma milioni a casa a studiare". E l'accelerazione, che secondo alcuni potrebbe allentare le tensioni di piazza? "Noi siamo contrari al taglio dei tempi della discussione", precisano fonti del Pd.
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