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Giovedì 23 Dicembre 2010
Università/ Riforma Gelmini è legge, per ministro archiviato '68
Università/ Riforma Gelmini è legge, per ministro archiviato '68 "Stop a sprechi e parentopoli, si apre al merito"
Roma, 23 dic. (Apcom) - La riforma Gelmini è legge. L'Aula del Senato ha infatti dato il via libera definitivo al testo sull'università approvandolo con 161 sì, 98 no e 6 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti (anche se al Senato vale come voto contrario) Udc, Api, Svp e Union Valdotaine. "Finalmente - ha ribadito il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini dopo il voto - viene archiviata definitivamente la cultura del falso egualitarismo instaurato con il 1968 e comincia una bella stagione all'insegna della responsabilità e del merito, del no agli sprechi, a parentopoli e a nuovi casi di baronia".Per il ministro, quindi, "oggi è una bella giornata per il Paese", anche perchè con l'approvazione di palazzo Madama si è conclusa una maratona che ha avuto inizio quasi due anni fa e che è coincisa con alcuni momenti molto travagliati della legislatura. A ottobre, infatti, la riforma ha rischiato di saltare, alla Camera, per mancanza di copertura finanziaria, mentre nella sua corsa per diventare legge, al Senato, ha dovuto attendere che il governo, il 14 dicembre, incassasse il voto di fiducia.Anche in questi ultimi giorni, poi, il ddl Gelmini non ha avuto vita facile, vittima dell'ostruzionismo dell'opposizione, che si è risolto soltanto ieri in extremis. La maggioranza, infatti, ha blindato il testo, evitando di far passare emendamenti che richiedessero un successivo passaggio parlamentare alla Camera. Alcune contraddizioni tra diversi articoli dello stesso testo, evidenziate con forza dalle opposizioni, saranno corrette, come ha annunciato lo stesso ministro Gelmini, nel decreto 'Milleproroghe'.
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