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Lunedì 13 Dicembre 2010
Università/ Approvazione riforma passa per fiducia governo
Università/ Approvazione riforma passa per fiducia governo Con ddl Senato alte probabilità diventi legge anche senza finiani
Roma, 13 dic. (Apcom) - Il destino del discusso ddl di riforma universitaria rimane legato a `doppio filo' all'esito del voto di fiducia al governo, in programma nella giornata di domani: nel caso la maggioranza andasse sotto è praticamente scontato che salterebbe l'incontro dei capigruppo, già programmato subito dopo il voto, per calendarizzare la verifica del testo al Senato. Qualora, invece, il premier Berlusconi dovesse ottenere il via libera, la riforma avrebbe buone possibilità di essere definitivamente approvata già in terza lettura a palazzo Madama prima della fine del 2010.E a poco servirebbero, almeno in linea teorica, anche alla luce della determinazione del ministro Gelmini, le mobilitazioni di studenti e ricercatori. Che infatti, consci dell'importanza del voto di domani, hanno programmato una giornata di manifestazioni, nella capitale ma anche in diverse altre città, che si prospettano più partecipate di quelle realizzate (con incidenti) il 30 novembre scorso, in occasione del voto della Camera dello stesso ddl.Per i sostenitori del testo di riforma quello di domani appare, dunque, l'ultimo vero `scoglio' prima dell'approvazione definitiva: anche qualora i senatori di Futuro e Libertà dovessero infatti decidere di passare all'opposizione - con il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che continua a chiedere garanzie sui finanziamenti - il ddl conterebbe infatti su un folto raggruppamento centrista (Udc, Mpa, Alleanza per l'Italia di Rutelli). Senza dimenticare gli effetti delle pressioni di rettori e Confindustria sui non pochi parlamentari indecisi, in particolare su quei senatori, anche finiani, che tutto sommato non disdegnerebbero l'approvazione della riforma dopo aver operato attivamente alla sua stesura per due anni consecutivi.
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