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Domenica 25 Ottobre 2009
Tregua Berlusconi-Tremonti ad Arcore.Bossi accusa:colpa del Pdl
Tregua Berlusconi-Tremonti ad Arcore.Bossi accusa:colpa del Pdl Ma nella maggioranza resta tensione. Lega non rinuncia al Veneto
Roma, 25 ott. (Apcom) - - Incontro "chiarificatore" ad Arcore tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro del Tesoro Giulio Tremonti 'accompagnato' dal leader del Carroccio Umberto Bossi e dal ministro Roberto Calderoli. Chiarificatore è la formula usata e condivisa da tutte le parti in causa, anche se il confronto interno alla maggioranza sembra tutt'altro che risolto: una tregua, una pausa di riflessione più che un'intesa.Bossi e Tremonti vorrebbero al più la garanzia di un nuovo patto senza inversione di rotte nè 'boicotaggi' politici a mezzo stampa sulla guida della politica economica nelle mani di Tremonti e per questo vorrebbero un via libera del Premier alla 'promozione' del superministro a Vicepremier unico dell'attuale governo. Berlusconi, però, prende tempo. Non dice di no. Ma rinvia anche il suo sì ad un confronto tutt'altro che facile con il resto del Pdl, a partire dal cofondatore Gianfranco Fini.Se da un lato il Cavaliere tutto vorrebbe tranne che mettere in crisi a ridosso delle Regionali il rapporto con la Lega di Umberto Bossi, dall'altro è proprio la partita del Carroccio sulle presidenze delle Regioni del Nord che crea problemi a Berlusconi e tensione fortissima nel centrodestra. Al termine del vertice, Bossi assicura che "è sicuro che la candidatirta in Veneto sarà della Lega" e che "per forza" dovrà finire così.Ma a stretto giro di posta gli risponde il Governatore in carica Galan, con il quale è schierato apertamente il Pdl del Veneto: "ci sono divergenze anche nella Lega", assicura e lo irride Galan convinto che con lui ci siano la maggioranza degli elettori del Veneto.In attesa di sbrogliare la matassa regionali, comunque, è proprio il Senatur a tirare le somme dopo le tensioni dei giorni scorsi e le voci di dimissioni del numero uno di via XX Settembre. "Siamo nella stessa famiglia" ribadisce Bossi, sottolineando che il governo "è solido" e che se qualche fibrillazione c'è stata bisogna guardare ai "soliti pasticcioni", "gli invidiosi" che ci sono in tutti i partiti. E sul punto dolente del taglio dell'Irap, malvisto da Tremonti, la Lega sceglie la strada attendista: c'ètempo per parlarne.ù"E' inutile dare spazio a chi fa casino e basta - ha spiegato Bossi -. È andato tutto bene. Tremonti? Finché sono vivo io, non ci saranno problemi con Tremonti". Sulla stessa linea e con un linguaggio al solito molto colorito il ministro Roberto Calderoli secondo il quale "il clima è costruttivo, le idee sono molto chiare, non c'è trippa per gatti".Quanto al taglio dell'Irap Bossi mette le mani avanti e spiega che "l'elimineremo con il tempo" mentre Calderoli sottolinea che al vertice della riconciliazione tra il premier e il ministro dell'Economia "non se n'è parlato".
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