Tav/ Il movimento respinge accuse: a Chiomonte a volto scoperto

Tav/ Il movimento respinge accuse: a Chiomonte a volto scoperto "La nostra lotta è pacifica, determinata e popolare"

Roma, 18 ott. (TMNews) - Il movimento No Tav non ci sta a farsi cadere addosso "le sorti di ciò che avviene nel mondo" dopo gli scontri a Roma del 15 ottobre, e rivendica la sua iniziativa, "pacifica" e "a volto scoperto", fissata per domenica prossima in Val di Susa, quando il popolo del No Tav sfilerà per tagliare le reti, definite "illegali", che delimitano il cantiere ferroviario di Chiomonte. Una manifestazione a cui dopo Roma si guarda con preoccupazione anche dal Viminale. Ma dai No tav arriva un secco "respingiamo le accuse e guardiamo avanti. La nostra lotta è pacifica, determinata e popolare"."Non avevamo dubbi che in seguito all'esito della manifestazione del 15 ottobre di Roma, i soliti noti mettessero in campo l'ennesimo tentativo di far cadere sul Movimento No Tav le sorti di ciò che avviene nel mondo", si legge in una nota del Movimento, che critica con forza anche gli accostamenti fatti dalla stampa tra la protesta in Val Susa e gli scontri del 15 ottobre: "La distanza che separa Chiomonte da Roma è di 757 km. La lotta della Valle di Susa ha vissuto e vive di vita propria, con i suoi metodi, le sue specificità e le sue caratteristiche".E ribadiscono i No Tav, alla manifestazione di domenica 23 ottobre, "andremo in massa, alla luce del sole e a volto scoperto, per dare un taglio alle recinzioni abusive del non cantiere di Chiomonte". Un taglio concreto, per uno simbolico "ai soldi pubblici spesi per un'opera che abbiamo dimostrato inutile in tutti modi." E sottolineano "lo faremo con le modalità della nostra lotta: pacifica, determinata e popolare".Il movimento rivendica la sua autonomia: "Non abbiamo portavoci né leader, non abbiamo chi ci guida, diffidiamo da chi vorrebbe usarci. Siamo il contrario di come ci dipingono i media, interessati a screditarci indicandoci come ostaggio di gruppi anarco-insurrezionalisti che si allenano in Val di Susa per potersi sfogare a Roma". "Diamoci un taglio": è lo slogan che guiderà la manifestazione di domenica 23 ottobre e - assicura il Movimento - "in quella occasione vedrete ancora una volta il vero volto del movimento no Tav". Scenderanno quindi in campo contro il cantiere ma anche per "difendere la nostra immagine: quella di un movimento maturo che lavorerà per non offrire pretesti per altre interpretazioni".

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