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Martedì 18 Ottobre 2011
Sviluppo/ Il premier: non ci sono soldi, imprese: tempo scaduto
Sviluppo/ Il premier: non ci sono soldi, imprese: tempo scaduto Berlusconi: "ci inventiamo qualcosa ma nessuna fretta"
Roma, 18 ott. (TMNews) - Per il decreto Sviluppo la strada sembra ancora in salita. Non ci sono soldi. A sgombrare il campo dai possibili dubbi è stato il premier, Silvio Berlusconi, che ha lasciato intendere come il provvedimento sia tutto ancora da definire. "Stiamo cercando di inventarci qualcosa", ha spiegato escludendo però il ricorso a una patrimoniale alla quale si è detto "personalmente contrario". E anche se le imprese incalzano l'esecutivo ad affrontare la crisi con misure "concrete e credibili" nel dl Sviluppo, perchè ormai "il tempo è scaduto", il presidente del Consiglio fa capire che il testo slitterà ancora. Difficile l'approvazione per questa settimana.Sarà varato quando "sarà convincente", senza alcuna fretta. Come a dire di non caricarlo eccessivamente di aspettative: "Conto sul varo del decreto - ha spiegato Berlusconi - appena sarà convincente, cioè quando ci sarà un provvedimento che sia di stimolo a sviluppo e crescita. Ma non ho particolare fretta".Oggi a lanciare l'ultimo appello al governo sono state però tutte le imprese con una lettera inviata al premier da Abi, Confindustria, Rete imprese Italia, Ania e Alleanza cooperative. "L'Italia - affermano le organizzazioni imprenditoriali - ha mezzi, risorse, intelligenze, per risalire la china ma il tempo è scaduto. È allora di fondamentale importanza che il decreto Sviluppo contenga misure strutturali, concrete e credibili, che diano un chiaro segnale di inversione di marcia, in assenza rischierebbero di essere vanificati gli sforzi fatti fino a oggi in ordine alla tenuta dei conti pubblici".Ma senza risorse difficile che le norme producano gli effetti chiesti dalle imprese. Restano al momento i capitoli a costo zero legati alla semplificazione normativa, anche per le Pmi, insieme alla liberalizzazione delle professioni ed una facilitazione per la nascita di nuove società tra professionisti, cui stanno lavorando i ministri Roberto Calderoli e Renato Brunetta. Di stretta competenza del ministero dello Sviluppo potrebbero esserci norme per la semplificazione normativa in materia energetica e per agevolare l'internazionalizzazione delle imprese.Il governo intanto va avanti con gli incontri per individuare una soluzione. La riunione prevista oggi tra i ministri che si stanno occupando del testo coordinati dal titolare dello Sviluppo economico, Paolo Romani, è stata rimandata all'incontro di questa sera annunciato dallo stesso premier. Si parlerà di dl Sviluppo fino a tarda notte con ministri e tecnici. Non è escluso, tuttavia, che al Cdm di questa settimana si possaquantomeno avviare il confronto collegiale.
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