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Lunedì 15 Novembre 2010
Spazio/ Astronomi scoprono un buco nero nato trent'anni fa
Spazio/ Astronomi scoprono un buco nero nato trent'anni fa Dal telescopio spaziale a raggi X della Nasa, "Chandra"
Roma, 15 nov. (Apcom) - Un buco nero nato appena trent'anni fa: questa la scoperta degli astronomi dell'Università di Harvard, ottenuta grazie al telescopio spaziale a raggi X "Chandra", scoperta che dovrebbe aiutare a meglio comprendere i meccanismi di formazione e accrescimento dei buchi neri.Come spiega un comunicato dell'Agenzia spaziale statunitense, la Nasa, l'oggetto costituisce quanto rimane della supernova SN1979C, esplosa nella galassia M100 a circa 50 milioni di anni luce dalla Terra (il che significa che la luce dell'esplosione e la successiva radiazione a raggi X ci hanno raggiunto dopo un intervallo di 50 milioni di anni: l'età di trent'anni è quindi relativa).Le osservazioni di Chandra e degli altri telescopi a raggi X (l'Xmm Newton dell'Esa e il tedesco Rosat) hanno stabilito l'esistenza di una potente fonte a raggi X rimasta stabile dal 1995 al 2007, il che suggerisce trattarsi di un buco nero alimentato dai resti della supernova o da un'altra stella vicina; si tratterebbe della singolarità più vicina mai rilevata fino ad ora. Una seconda ipotesi possibile è che si tratti di una stella di neutroni in rotazione che emetta un "vento a raggi X", il cui esempio più noto e vicino è la Nebulosa del Granchio, formatasi 950 anni fa dopo l'esplosione di una supernova.Stelle di neutroni e buchi neri rappresentano il destino finale delle stelle troppo massicce per poter sopportare il proprio peso una volta esaurito il proprio combustibile nucleare: è infatti la pressione di radiazione (verso l'esterno) a controbilanciare la forza di gravità che tenderebbe a far collassare l'astro. Se la massa rimanente - eventualmente dopo l'espulsione del mantello esterno sotto forma di supernova - supera la massa critica di 1,44 masse solari si forma una singolarità, in caso contrario nasce invece una stella di neutroni.
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