Sicurezza/ Maroni pronto a votare con opposizione. Bossi lo frena

Sicurezza/ Maroni pronto a votare con opposizione. Bossi lo frena Ministro Interno batte cassa per il suo dicastero

Roma, 5 nov. (Apcom) - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, "batte cassa" al governo e annuncia di essere pronto a dare battaglia per ottenere più risorse per il suo ministero quando si discuterà la prossima finanziaria. Il titolare del Viminale, intervenuto ieri mattina al 'battesimo' di un nuovo sindacato di polizia, insieme al Capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha annunciato di aver inviato lo scorso 22 settembre una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella quale ha messo nero su bianco le sue richieste: "inderogabili" e "irriducibili" per far funzionare la macchina della sicurezza."E' la nostra piattaforma sindacale - ha sottolineato Maroni - è la piattaforma del ministero dell'Interno e abbiamo chiesto 1,1 miliardo di euro. È tanto? Io credo che la sicurezza debba essere al numero uno dell'agenda del Governo". Sul tema delle risorse al comparto sicurezza "non possono esserci vincoli di maggioranza", ha detto Maroni che prevede " battaglia in Parlamento".Il responsabile del Viminale, è stato ancora più esplicito: "Io e il mio partito in Parlamento faremo una battaglia forte. Se ci sarà una proposta per destinare più risorse dall'opposizione noi la sosterremo e se da ambienti governativi arriverà una proposta per ridurle noi voteremo contro". A stretto giro Umberto Bossi smorza i toni del suo ministro. "Maroni l'ho allevato io quando era un ragazzino e farà - afferma il leader della Lega - quello che dice la Lega". "La Lega mantiene la parola, abbiamo fatto le elezioni con Berlusconi e non con l'opposizione" e "per avere i fondi tratteremo con il ministro Giulio Tremonti".

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