Sicilia/In manette per avere rubato 2 teli da mare muore in cella

Sicilia/In manette per avere rubato 2 teli da mare muore in cella Un eroinomane sieropositivo, Procura apre inchiesta

Roma, 4 dic. (Apcom) - Era finito in carcere per avere rubato in spiaggia due teli da mare ed era stato condannato a 8 mesi: ieri è stato trovato morto probabilmente a causa di un infarto nella sua cella all'Ucciardone di Palermo. L'uomo, Roberto Pellicano, 39 anni, era un tossicodipendente e da 12 anni era sieropositivo. Lo scrive il quotidiano La Repubblica edizione di Palermo: per due volte il suo avvocato aveva presentato richiesta di scarcerazione per "gravi motivi di salute". La Procura di Palermo ha aperto un´inchiesta sulla vicenda e il pm Francesco Del Bene ha disposto l´autopsia per domani. La famiglia del carcerato, assistita dall´avvocato Tommy De Lisi, intanto, ha presentato una denuncia ipotizzando l´omicidio colposo.L'uomo aveva rubato i teli da bagno il 2 luglio scorso sulla spiaggia di Capaci, a 20 chilometri da Palermo, per venderli e comprarsi la droga: il processo per direttissima, il 13 luglio, si è chiuso con il patteggiamento della condanna a 8 mesi, lo stesso giorno il legale ha presentato la richiesta di sostituzione con gli arresti domiciliari. Dieci giorni dopo, il responso del perito incaricato dal giudice indica la possibilità del trasferimento in ospedale. Due mesi più tardi, il 9 settembre, la direzione carceraria comunica che Pellicano "rinuncia a sottoporsi ad accertamenti clinici". Il 10, il magistrato rigetta la richiesta dell´avvocato che presenta ulteriore istanza il 16 settembre ribadendo che il detenuto era affetto dal virus Hiv. Il giudice risponde nominando un altro perito per ulteriori accertamenti. E due mesi dopo, il 13 novembre, l´avvocato riceve la comunicazione dal magistrato che i risultati della perizia tardano ad arrivare "nonostante ripetuti solleciti". Intanto, la sentenza diventa definitiva e il caso passa al magistrato di sorveglianza e ieri l'uomo è morto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA