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Venerdì 04 Novembre 2011
Scuola/ Cl scarica la Gelmini: Tempo e fiducia sono scaduti
Scuola/ Cl scarica la Gelmini: Tempo e fiducia sono scaduti Vittadini: Colpo mano su abilitazione, Ue ha ragione a diffidare
Roma, 4 nov. (TMNews) - "Ministro, vorremmo poterle dare ancora credito, ma troppe volte alle parole non sono seguiti i fatti e alle dichiarazioni di intenti i relativi provvedimenti. Il tempo e la fiducia questa volta sono proprio scaduti". E' la critica a Maria Stella Gelmini affidata da due esponenti del mondo vicino a Comunione e liberazione - Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e Francesco Magni, presidente del Clds (Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio) - ad un intervento sul sito 'ilsussidiario.net'.All'origine dello scontro - già oggetto a settembre di polemiche tra Gelmini e il collega di partito Maurizio Lupi, nonché i firmatari di un appello online www.appellogiovani.it - sono i 'tirocini formativi attivi (Tfa) transitori dell'anno 2011-12, che dovrebbero costituire la nuova modalità per conseguire l'abilitazione all'insegnamento. I dati forniti dagli atenei "ammontano a un totale di più di 26.000 posti" e "il compito del ministero di Viale Trastevere doveva essere quello di incrociare i dati del Miur e l'offerta formativa formulata dalle università". Ma "dopo un'attesa lunga quasi un mese - scrivono Vittadini e Magni - iniziano a circolare le prime notizie e purtroppo ci troviamo di fronte a un nuovo e incredibile colpo di mano da parte del Miur e dei suoi dirigenti: ancora una volta dobbiamo constatare, con dispiacere e grande apprensione, che il Ministero e quindi il Governo non hanno tenuto fede alla parola data, smentendo clamorosamente gli impegni dichiarati nel citato comunicato di settembre, alla presenza - in qualità di garante - del Sottosegretario Gianni Letta"."Se questo è lo spirito del Ministero che più di tutti gli altri dovrebbe avere un occhio alla crescita del nostro Paese - si legge sul 'Sussidiario.net' - forse l'Europa non ha tutti torti a diffidare di noi".
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