Scuola/ Aumentano occupazioni studenti, oggi a Palermo e Bologna

Scuola/ Aumentano occupazioni studenti, oggi a Palermo e Bologna Si aggiungono decina licei romani:nuova protesta 'intermittenza'

Roma, 22 nov. (Apcom) - Si allarga ad altri capoluoghi di provincia la protesta avviata spontaneamente dagli studenti della scuola superiore contro i tagli dei fondi e le riforme approvate dal governo: dopo le occupazioni, cogestioni e autogestioni avviate nei giorni scorsi a Trieste e Genova, le agitazioni si sono allargate in almeno una decina di istituti della capitale, in particolare nei licei Manara, Virgilio, Mamiani, Machiavelli e Avogadro. Oggi è stata la volta di diverse scuole superiori palermitane - tra cui il liceo classico Umberto I e Garibaldi, ma anche dello scientifico Cannizzaro e dell'Einstein. Nel pomeriggio una cinquantina di studenti hanno occupato l'istituto tecnico commerciale `Rosa Luxemburg' di Bologna."Facciamo parte di un movimento studentesco ribattezzato 'rete dei collettivi studenteschi' - ha spiegato Lorenzo Passalacqua del liceo Cannizzaro di Palermo - che ribadisce il suo no alla tendenza di privatizzare un bene come la cultura, che deve essere pubblico e non elitario". Gli studenti puntano l'indice soprattutto contro la riforma delle superiori, giudicata da Francesco Teresi, rappresentante del liceo Umberto I di Palermo, "assolutamente distruttiva nei confronti della scuola pubblica e in generale dell'istruzione: finanziare con 240 milioni di euro le scuole private sono simbolo di una mercificazione del sapere e di un'istruzione dogmatica ridotta a pochi principi".Oggi Roberto Iovino, della neonata Rete della Conoscenza, ha partecipato ad un dibattito al Virgilio di Roma: "ho trovato degli studenti molto informati - ha spiegato - ed anche coscienti del fatto che attuare delle semplici occupazioni non porta lontano: hanno capito che per far apprendere agli organi d'informazione il malessere della scuola contro certi provvedimenti occorre attuare agitazioni ad `intermittenza'. In pratica si alterna l'autogestione alla manifestazione, poi si passa all'occupazione e via dicendo. È uno strumento intelligente per dire fermatevi".

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