Scontri Roma/ Ddl antiviolenze in Cdm entro 15 giorni

Scontri Roma/ Ddl antiviolenze in Cdm entro 15 giorni Maroni: Consulterò forze politiche.Palma: Non evocare legge Reale

Roma, 18 ott. (TMNews) - Una bozza delle nuove norme contro le violenze di piazza "circola nell'aria", dice un parlamentare leghista: ma è presto perché si traduca in un articolato di legge, anche perché il ministro dell'Interno Roberto Maroni oggi al Senato ha annunciato "una consultazione preventiva di tutte le forze politiche" prima del varo del provvedimento. La stessa risposta di Silvio Berlusconi alla domanda di un cronista, "non abbiamo ancora affrontato il problema al tavolo del Consiglio dei ministri", è un segno del fatto che l'emergenza scontri al momento non è la prima delle priorità del Governo. "Non sarà al prossimo Cdm, ma fra 10-15 giorni sì", garantisce comunque un sottosegretario.La materia da maneggiare è delicata: la suggestione lanciata da Antonio Di Pietro di una riedizione della legge Reale (sulla quale oggi Maroni ha frenato) non piace a più di un esponente del Pdl. Fabrizio Cicchitto ieri aveva bollato come "oltranzista" la posizione del leader dell'Idv. E oggi il ministro della Giustizia Nitto Palma ha messo più di un paletto, ricordando che la legge Reale negli anni '70 fu accusata di essere uno strumento "per colpire il dissenso" e portò a "inasprire lo scontro ideologico". Palma ha negato di temere che una stretta eccessiva possa radicalizzare ulteriormente i gruppi violenti, ma ha ammonito: "Non evocherei mai la legge Reale".Per sapere con precisione quali poteri in più il Governo si propone di conferire alle autorità preposte all'ordine pubblico, quindi, bisognerà aspettare qualche giorno, anche se la sintesi fornita da Maroni al Senato (Daspo, possibilità di trattenere chi viene fermato prima di una manifestazione con attrezzi per le battaglie di piazza, 'filtro' del procuratore della Corte d'Appello nei procedimenti contro gli agenti delle forze dell'ordine) è già una traccia sufficientemente chiara di cosa cambierà. E Di Pietro? Ha negato di volere una legge Reale bis: "Non vogliamo allargare il fermo di polizia, non siamo per uno Stato di polizia. I provvedimenti che abbiamo proposto sono in gran parte quelli che Maroni ci ha copiato...".

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