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Giovedì 17 Novembre 2011
San Raffaele/ Pm:Daccò in carcere per rischi fuga e per indagine
San Raffaele/ Pm:Daccò in carcere per rischi fuga e per indagine E anche di reiterazione reati. Domani davanti al gip
Milano, 17 nov. (TMNews) - I pm milanesi Luigi Orsi, Laura Pedio e Gaetano Ruta, hanno depositato un documento di 30 pagine per chiedere al gip Vincenzo Tutinelli di confermare all'esito dell'udienza di convalida di domani il fermo di Pierangelo Daccò, l'intermediario accusato di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni in riferimento al fallimento dell'ospedale San Raffaele.L'istanza della procura è caratterizzata da omissis soprattutto in relazione alle dichiarazioni rese dagli imprenditori Pierino e Giovanni Luca Zammarchi, anche loro indagati per bancarotta. Gli omissis farebbero riferimento a nomi di persone che avrebbero ricevuto tangenti dagli amministratori del San Raffaele all'epoca dei fatti. All'udienza di convalida fissata per domani nel carcere di Opera parteciperà con ogni probabilità almeno uno dei pm. Il gip dovrebbe riservarsi la decisione per depositarla in cancelleria nella mattinata di dopodomani sabato. La difesa di Daccò, rappresentata dall'avvocato Gianpiero Biancolella, ha passato gran parte del pomeriggio in cancelleria per fare copia degli atti dell'accusa in vista dell'udienza di convalida.In procura starebbero valutando l'eventualità di chiedere una misura interdittiva per il fondatore dell'ospedale, don Luigi Verzè, tuttora presidente onorario e formalmente ancora con il potere di revoca del Cda. Al protrarsi della presenza di don Verzè al vertice dell'istituto aveva già accennato la procura nel corso delle udienze davanti al tribunale fallimentare dove ppi i giudici decisero per il concordato preventivo con i creditori rigettando l'istanza di fallimento presentata dai pm.
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