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Giovedì 01 Ottobre 2009
Ru486/ Senato chiede ad Aifa stop a iter, opposizione insorge
Ru486/ Senato chiede ad Aifa stop a iter, opposizione insorge Tomassini scrive a Agenzia:prima va conclusa indagine Commissione
Roma, 1 ott. (Apcom) - Si è conclusa tra le polemiche la riunionedella commissione Sanità del Senato, che stamattina ha ascoltatoin audizione il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, comeprimo atto della indagine conoscitiva sulla conformitàdell'impiego della pillola Ru486 alla legge 194 del 1978, quellache ha introdotto l'aborto in Italia. All'origine dello scontrola lettera che il presidente della Commissione, AntonioTomassini, ha inviato al presidente dell'Aifa (Agenzia italianadel farmaco), Sergio Pecorelli, con la quale lo informadell'avvio dell'indagine da parte della Commissione e lo invitaad attendere la sua conclusione prima di dare il via libera allacommercializzazione della pillola. Una richiesta di bloccarel'iter per la commercializzazione del farmaco che ha fattoinsorgere le opposizioni di Pd e Idv."Colgo l'occasione - si legge nel testo della lettera - persegnalare l'opportunità che l'Aifa, prima di pervenire alledeterminazioni conclusive riguardanti quanto deliberato nelloscorso mese di luglio dal cda, circa l'autorizzazioneall'immissione in commercio della Ru486, tenga nella massimaconsiderazione le valutazioni che emergeranno a conclusionedell'indagine conoscitiva condotta dalla Commissione".Una "opportunità" interpretata come una "richiesta" dalla stessaAifa, che in una nota aveva del 30 settembre informa che il cda èstato sospeso e "riconvocato, anche in considerazione dellerichieste formulate dal presidente della commissione Igiene esanità del Senato della Repubblica, per il giorno 19 ottobre alfine di procedere alla formulazione del mandato al direttoregenerale per gli adempimenti successivi" legati all'iter diapprovazione della pillola abortiva. Il testo della lettera, chegli stessi senatori hanno potuto consultare solo questa mattina,ha scatenato le polemiche.Il senatore Giuseppe Astore, dell'Italia dei valori, ha lasciatola Commissione. "Mi sento tradito", ha sottolineato, perché"credo che si siano rovesciati i termini delle decisioni. Conquesta lettera il presidente della Commissione invita l'Aifa asospedere l'autorizzazione all'immissione in commercio delfarmaco. Lo scopo di questa indagine non è più quello di indagarele problematiche legate alla somministrazione della pillola, maimpedirla".Dello stesso parere il senatore Lionello Cosentino, del Pd, cheha proposto di congelare l'indagine fino al termine dell'iter diapprovazione dell'Aifa, in modo da non sovrapporre le competenze.D'accordo con lui la senatrice Donatella Poretti, dei Radicali:"Per la prima volta - ha sottolineato - è emersa la finalità veradell'indagine, che è quella di sospendere la decisione dell'Aifa.Chiederò un chiarimento al presidente Renato Schifani - haannunciato - perché questa lettera tra l'altro è stata inviataprima dell'autorizzazione formale all'avvio dell'indagine eperché una richiesta di questo genere va oltre le competenze delpresidente della Commissione"."Ritengo di aver agito nell'ambito dei miei poteridiscrezionali", si è difeso Tomassini, spiegando che "leautorizzazioni verbali viaggiano più veloci di quelle scritte".L'indagine, l'ha difeso il capogruppo del Pdl al Senato, MaurizioGasparri, serve a "capire se la pillola abortiva saràsomministrata nel rispetto della 194. Non stiamo discutendo lamodifica di quella legge, ma vogliamo difendere la vita,limitando l'interruzione di gravidanza a quei casi che prevede lalegge, e non dilatando l'aborto banalizzandolo e facendolodiventare un fatto che si può risolvere con una pilloletta. Suquestioni di vitale importanza come questa - ha sottolineato - ilParlamento ha la piena sovranità". "La legge - gli ha risposto astretto giro la Poretti - stabilisce che l'approvazione delfarmaco spetti all'Aifa. Il ruolo del Parlamento è fare le leggi,non interferire con il lavoro di organismi che dovrebbero essereautonomi. Se le competenze stabilite non vanno bene, allora ilParlamento le modifichi".Dpn
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