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Mercoledì 03 Novembre 2010
Rai/ Domani in Cda no nomine, Masi punta a deleghe per digitali
Rai/ Domani in Cda no nomine, Masi punta a deleghe per digitali Ma si annuncia un nuovo scontro con l'opposizione
Roma, 3 nov. (Apcom) - Nessuna nomina, solo alcune deleghe per i canali digitali in partenza, sulle quali però l'opposizione sarà contraria. Il Cda della Rai, sconvocato la scorsa settimana dal Presidente Garimberti per evitare una crisi al vertice dell'azienda, si riunisce domani ma non si occuperà del pacchetto di nomine su cui la minoranza prometteva l'aventino e sul quale nemmeno la maggioranza sembra aver trovato l'accordo. Un pacchetto che comprendeva, in primis, il cambio di direzione a Raidue (Susanna Petruni al posto di Massimo Liofredi) e Rainews (Franco Ferraro di Sky al posto di Corradino Mineo).Scontro al vertice sfiorato ed evitato: la scorsa settimana i consiglieri di minoranza - Rizzo Nervo, Van Straten, De Laurentiis - avevano minacciato di non partecipare alla riunione del Consiglio nella quale il Dg Mauro Masi si apprestava a presentare il pacchetto di nomine. Una situazione che per Garimberti sarebbe stata insostenibile e incompatibile con il suo ruolo di Presidente di garanzia e che lo aveva portato a ipotizzare le dimissioni. Per questo il Presidente aveva sconvocato la riunione, rinviandola a domani nella speranza di trovare soluzioni condivise, che però non sono emerse. La minoranza non ha cambiato posizione, e qualche crepa si è creata anche tra i consiglieri di maggioranza: tra loro Angelo Maria Petroni, che aveva messo in guardia dai possibili rischi legati ai ricorsi che Liofredi e Mineo avrebbero intentato. Ma sullo stallo delle nomine, al palo dal 29 luglio in parallelo con la rottura tra Fini e Berlusconi, pesa anche la difficoltà della maggioranza in Parlamento e l'incertezza sul futuro del Governo.Ma domani si aprirà una nuova partita: all'ordine del giorno non figurano nomine e il Dg proporrà le deleghe per i canali digitali in partenza, Rai4, Rai5 e Rai ragazzi. L'opposizione si annuncia contraria perché il Cda, questa la posizione, può deliberare nomine o interim non deleghe. Linea già sostenuta lo scorso 6 ottobre da Nino Rizzo Nervo che contestava le lettere con le quali Masi decideva nuove collocazioni per Freccero (che avrebbe guidato Rai4 ma nell'ambito di Rai premium, di cui il Dg ha l'interim da quando Paolo Ruffini è stato reintegrato a Raitre e le cui deleghe erano comunque affidate a Lorenzo Vecchione) e Pasquale D'Alessandro a Rai5. Freccero - sottolineava il consigliere - era stato di fatto esautorato e per questo i consiglieri avevano chiesto l'annullamento di quei provvedimenti.
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