Pensioni/ Scontro con Lega,possibile Cdm si limiti a discussione

Pensioni/ Scontro con Lega,possibile Cdm si limiti a discussione Bossi sconsiglia 'blitz'.Se si vota Carroccio potrebbe astenersi

Roma, 24 ott. (TMNews) - Ore convulse, nella maggioranza. Lo 'scoglio' pensioni agita il premier Silvio Berlusconi, stretto fra il 'diktat' europeo e le resistenze leghiste sulla riforma delle pensioni. Al momento poco trapela da ambienti di governo, ma di certo la preoccupazione è palpabile nell'esecutivo. Secondo alcune fonti in un primo momento la delegazione leghista avrebbe addirittura minacciato di non prendere parte al consiglio dei ministri, convocato per le 18. Ma sembra farsi strada in ambienti di governo la possibilità che il cdm di oggi non risulti determinante per l'approvazione di una organica riforma previdenziale. Peserebbe il veto leghista, comunicato anche attraverso Giulio Tremonti al premier. Per questo, la soluzione più probabile al momento è che il consiglio dei ministri inizi solo la discussione senza arrivare a un voto oggi.Eppure, i mediatori sono al lavoro per tentare una ricomposizione. Certo, ogni opzione nel Carroccio è stata vagliata in queste ore, da un 'distinguo' in cdm (se si votasse sulla riforma, i leghisti potrebbero non partecipare al voto), fino a ventilare apertamente la crisi, stile '94, su un tema che - sottolineano ambienti del Carroccio - "è veramente sentito dal nostro elettorato: non è come il voto su Romano o Milanese...". Molto dipenderà dai colloqui che potrebbero precedere il cdm, che potrebbe slittare di un'ora per dare tempo ai pontieri di trattare.

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