Pedaggi/ Il Consiglio di Stato conferma lo stop agli aumenti

Pedaggi/ Il Consiglio di Stato conferma lo stop agli aumenti Bocciato contro-ricorso presidenza Consiglio, Zingaretti esulta

Roma, 1 set. (Apcom) - Il Consiglio di Stato conferma lo stop agli aumenti ai caselli di alcuni raccordi autostradali interessati dalla maggiorazione entrata in vigore l'1 luglio e stabilita dal Governo per 'finanziare' la costruzione di infratture Anas nei prossimi anni.A seguito degli aumenti, diversi enti locali capeggiati dalla Provincia di Roma e associazioni dei consumatori si erano rivolti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, che aveva decretato la sospensione dei rialzi. A quel punto la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva presentato un contro-ricorso al Consiglio di Stato, che già il 3 agosto scorso aveva disposto in via cautelare che i pedaggi rimanessero abbassati secondo sentenza del Tar, rinviando a ieri la discussione nel merito con il contradditorio tra le parti. Oggi la sentenza definitiva che dà ragione agli enti locali.Per il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, "anche il Consiglio di Stato conferma che le nostre argomentazioni erano giuste e sacrosante. Non solo, come poteva sembrare ovvio, dal punto di vista politico e sociale, ma anche da quello strettamente giuridico. Con la nostra forza e tenacia abbiamo vinto e dato un contributo determinante per seppellire questo odioso balzello che penalizzava in modo particolare chi vive, studia e lavora nel territorio romano"."Il nostro è stato un impegno doveroso in quanto siamo un'istituzione che tutela non a chiacchiere ma con fatti concreti i diritti dei cittadini contro quelle che sono vere e proprie ingiustizie messe in atto dal Governo nazionale. Ringrazio i circa 50 Comuni della provincia di Roma e le associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori che - conclude Zingaretti - si sono schierate con noi in maniera ufficiale nel giudizio di fronte a Tar e Consiglio di Stato per difendere i diritti dei cittadini".I caselli nei quali era prevista la maggiorazione - e che invece ora rimangono ai 'vecchi' prezzi - sono Roma Nord, Fiano Romano, Roma Est, Lunghezza, Settecamini, Ponte di Nona, Roma Sud, Roma Ovest, Maccarese Fregene, Nocera, Cava de Tirreni, San Gregorio, Buonfornello, Mercato S. Severino, Avellino Est, Firenze-Certosa, Valdichiana, Ferrara Sud, Benevento, Falchera, Bruere, Settimo Torinese, San Benedetto del Tronto, Chieti-Pescara, Pescara Ovest Chieti, Lisert sulla A4.

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